Black Midi: la separazione della band potrebbe non essere definitiva

12-08-2024
Aggiornamenti dal pianeta Black Midi: la separazione della band potrebbe non essere definitiva. Messosi in contatto con la webzine statunitense The Quietus, il management della formazione ha precisato che i membri hanno deciso di "prendersi una pausa" per intraprendere iniziative solistiche, con il comune accordo di "lasciare aperta" la porta Black Midi a future ripartenze del progetto.
“After a successful tour including South American dates they agreed to have a break and do some solo work, with the understanding the black midi door be left open”, recita la nota ufficiale.

Nei giorni scorsi erano stati i fan della band a scoprire sui social media la notizia di un possibile scioglimento della band: il cantante/chitarrista Geordie Greep stava ospitando un Instagram Live e quando gli è stato chiesto dello stato del nuovo album dei Black Midi, il seguito dell'acclamato "Hellfire" del 2022, li ha gelati così: "Basta con i Black Midi, è finita". Greep ha poi precisato: "I Black Midi erano una band interessante che ora è finita a tempo indeterminato".
Anche il bassista/cantante Cameron Picton aveva poi confermato i commenti del suo ex-compagno di band in un tweet poi cancellato (tramite Nme): "Avevamo concordato di non dire nulla sullo scioglimento, quindi sono stato colto di sorpresa come tutti gli altri, anche se forse in modo diverso. Immagino che a volte tutto ciò che puoi dire è lol. Comunque!". Picton ha aggiunto che sta già lavorando a un suo progetto solista (Camera Picture, ndr): "Inizierò presto le sessioni per il mio disco, non vedo l'ora, dovrebbe essere buono, spero fantastico!".

Formatisi nel 2017, i Black Midi sono rapidamente saliti alla ribalta della scena musicale londinese. Il loro debutto del 2019, "Schlagenheim", è stato destinato a sconvolgere prima l’underground musicale, per poi passare alla conquista delle scene future, grazie a un potente mix di tradizione (progressive, hard-rock, jazz) e modernariato (post-industrial, math-rock, minimal, post-punk). Un disco assassino che ritorna sul luogo del delitto: Pere Ubu, This Heat, Talking Heads, Jesus Lizard sono solo alcuni dei probabili punti di riferimento di questa eccitante, e non del tutto convenzionale, esternazione di perizia tecnica ed estemporaneità.
Catturare l’energia delle esibizioni live, in un contesto che sia comunque quello di una sala d’incisione, è il punto fermo di questo esordio. Geordie Greep, come moderno Robert Fripp, detta le coordinate di un album che qualcuno forse giudicherà come stritolato da involontari manierismi creativi.
"Schlagenheim" ha ricevuto una candidatura per il Mercury Prize ed è stato seguito da un tour americano di 21 date, per lo più sold-out. "Volevamo che il nostro primo spettacolo fosse l'ultimo, quindi l'intera band è stata una sorpresa", ha confidato Greep a Rolling Stone.
Il gruppo inglese ha poi pubblicato altri due album, ottenendo sempre ottimi riscontri dalla critica, "Cavalcade" del 2021 e "Hellfire" del 2022". Dopodiché i Black Midi si sono messi in viaggio con i colleghi rocker sperimentali Black Country, New Road, un'altra importante band britannica che ha subito significativi cambiamenti di organico nel corso della sua ascesa.