Daniela Pes: guarda la sua esibizione nei mitici studi dell'emittente KEXP di Seattle (Usa)

25-05-2025
Una prestigiosa vetrina internazionale per una delle artiste più promettenti della scena italiana contemporanea. Daniela Pes si è esibita dal vivo nei mitici studi dell'emittente KEXP di Seattle, proponendo alcuni brani tratti dal suo ultimo album, "Spira", Premio Tenco 2023 come migliore opera prima e miglior disco dell'anno per la redazione di OndaRock. La compositrice sarda si è cimentata con vocal, synth e sample, supportata dall'ingegnere del suono Kevin Suggs e da Andrea Rovacchi al mixer, mentre Matt Ogaz ha rivestito il ruolo di mastering engineer. Un concerto intimo ma ad altissima intensità che ha confermato tutte le doti interpretative e di performer della cantautrice nata in Gallura.
Durante la recente sortita oltre oceano, Daniela Pes si è esibita al New Colossus Festival di New York e al SXSW di Austin.Guarda qui sotto il video della esibizione completa di Daniela Pes negli studi di KEXP.



Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e Siae miglior musica nell'ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale. Lunare e misteriosa, la sua musica ci trasporta in una dimensione “altra”, proprio come i suoi live, che assomigliano a un vero e proprio rituale sciamanico guidato dalla voce ipnotica della cantautrice.
Nata in Gallura nel 1992, Daniela Pes è una cantautrice, musicista e compositrice di musica elettronica con una formazione jazzistica alle spalle, fattore che le ha consentito di crescere artisticamente in assoluta libertà. Un'emancipazione che nelle sette tracce che compongono la sua eccellente opera prima si palesa dietro ogni piccolo dettaglio e sovrintende tutte le idee che si avvicendano lungo l'atipico percorso. A cominciare dall'utilizzo della voce, che si dichiara sempre essere un vero e proprio strumento tra gli strumenti; una definizione che trova conferma nel lavoro compiuto dall'artista sarda, inconsueta, magnetica, profonda, quando necessario anche spigolosa.
Questa peculiare vocalità va a unirsi a testi composti dalla stessa Pes in una lingua inesistente, formata da antichi lemmi galluresi, da brandelli di vocaboli italiani e da altri completamente inventati, armoniosamente ricondotti in un organismo affrancato dalla volontà di comunicare un pensiero vero e proprio, ma con il solo obiettivo di formare un suono che funga da inno, quasi religioso, inespugnabile con la ragione e accessibile solo con l'immaginazione, con l'emozione.

Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell'arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con Iosonouncane – le sette tracce di "Spira" (Tanca Records) si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico.
Il complesso lavoro della Pes si muove con grande fluidità tra raffinata e nebbiosa elettronica, dai ritmi talvolta più sostenuti ("Illa Sera" e "Laira"), che richiamano le dilatate trame della kosmische musik ("Ora") oppure la drone music e le avanguardie sperimentali del primo Battiato ("Ca Mira"); situazioni stilistiche che vanno a fondersi nella semi-suite "A te sola", dove negli oltre dieci minuti di durata sono toccate tutte le sfaccettature della sinuosa creatività di Daniela, qui screziata da colte fragranze acustiche ed etniche che tendono ad ampliare lo scenario inventivo e a completare il livello d'intensità dell'intero lavoro.