Daniela Pes è stata ospite del format musicale di OGR Torino, nella splendida cornice del duomo. Una storia iniziata nel 2022 quando per la prima volta l’artista sarda aprì il concerto di Iosonouncane nella Sala Fucine delle OGR. A distanza di 2 anni, un live e un video-racconto per celebrare la bellezza e il successo di “Spira”, album d’esordio che le è valso la Targa Tenco 2023 come migliore opera prima. OGR Torino ha deciso di documentare la serata non solo attraverso il filmato del concerto di Daniela Pes, ma anche con una chiacchierata a tu per tu con la cantautrice sarda. Il risultato sono 30 minuti, tra intervista e concerto per un rituale contemporaneo fatto di musica e parole. Guarda il video integrale della performance di Daniela Pes qui sotto.
Lunare e misteriosa, la musica di Pes ci trasporta in una dimensione “altra”, proprio come i suoi live, che assomigliano a un vero e proprio rituale sciamanico guidato dalla voce ipnotica della cantautrice. Nata in Gallura nel 1992, Daniela Pes è una cantautrice, musicista e compositrice di musica elettronica con una formazione jazzistica alle spalle, fattore che le ha consentito di crescere artisticamente in assoluta libertà. Un'emancipazione che nelle sette tracce che compongono la sua eccellente opera prima si palesa dietro ogni piccolo dettaglio e sovrintende tutte le idee che si avvicendano lungo l'atipico percorso. A cominciare dall'utilizzo della voce, che si dichiara sempre essere un vero e proprio strumento tra gli strumenti; una definizione che trova conferma nel lavoro compiuto dall'artista sarda, inconsueta, magnetica, profonda, quando necessario anche spigolosa. Questa peculiare vocalità va a unirsi a testi composti dalla stessa Pes in una lingua inesistente, formata da antichi lemmi galluresi, da brandelli di vocaboli italiani e da altri completamente inventati, armoniosamente ricondotti in un organismo affrancato dalla volontà di comunicare un pensiero vero e proprio, ma con il solo obiettivo di formare un suono che funga da inno, quasi religioso, inespugnabile con la ragione e accessibile solo con l'immaginazione, con l'emozione. Composte alla chitarra, al pianoforte e con il software Ableton nell'arco di tre anni – un periodo di tempo in cui si è sviluppato un profondo e costante confronto con Iosonouncane – le sette tracce di "Spira" (Tanca Records) si sviluppano come flussi sonori più che come brani e sembrano disegnare la musica di un rituale sciamanico. Il complesso lavoro della Pes si muove con grande fluidità tra raffinata e nebbiosa elettronica, dai ritmi talvolta più sostenuti ("Illa Sera" e "Laira"), che richiamano le dilatate trame della kosmische musik ("Ora") oppure la drone music e le avanguardie sperimentali del primo Battiato ("Ca Mira"); situazioni stilistiche che vanno a fondersi nella semi-suite "A te sola", dove negli oltre dieci minuti di durata sono toccate tutte le sfaccettature della sinuosa creatività di Daniela, qui screziata da colte fragranze acustiche ed etniche che tendono ad ampliare ulteriormente lo scenario inventivo e a completare il livello d'intensità dell'intero lavoro.
Già vincitrice nel 2017 del prestigioso premio Andrea Parodi, dei premi Nuovoimaie (2017 e 2018) e SIAE miglior musica nell'ambito di Musicultura, Daniela Pes è tra le personalità più interessanti della scena attuale. Lunare e misterica, Daniela Pes accede dunque alla dimensione primordiale del linguaggio per definire un nuovo archetipo di comunicazione. Enigmatica come un oracolo greco, ci trasporta nei meandri di un'iniziazione, lasciandoci dominati dalla fascinazione per gli aspetti magici della musica.