Un ritratto di
Diana Ross and the Supremes: lo propone “Rock Legends”, in onda martedì 8 ottobre alle 23.10 su Rai 5. Il celebre trio musicale ha fatto in pochi anni la storia della musica pop con brani come "Baby Love", "Stop! In The Name Of Love" e "You Can't Hurry Love". Diana Ross and The Supremes furono il gioiello di casa Motown e primo gruppo femminile in cima alle classifiche negli
anni Sessanta. Quindi, arrivò la carriera solista di Diana Ross, postar universale, icona gay, idolo di
Michael Jackson e interprete sempre sopraffina.
Si fa presto, oggi, a dire diva. Ma provateci voi negli anni 60 in un ghetto nero di Detroit, crescendo in una famiglia della media borghesia priva di velleità artistiche. E infatti Diane Ernestine Earle Ross non ci pensava affatto. La giovane "Diana" - come da errore della madre all'anagrafe - in realtà sognava di diventare una stilista e studiava da sarta mentre frequentava la Cass Technical High School. Eppure, parafrasando una sua celebre canzone, non ci sono montagne alte abbastanza che questa indomita iron woman non sia riuscita a scalare nella sua ultracinquantennale carriera. Cento milioni di dischi venduti, il primato assoluto di n.1 in America (18), dodici Grammy, una nomination all'Oscar, premi e onorificenze d'ogni sorta, incluse due stelle sulla Walk of Fame (unica donna) e la Medaglia presidenziale della libertà conferitale da Barack Obama nel 2016. Un cursus honorum suggellato prima dal titolo di "artista femminile di maggior successo di tutti i tempi" del Guinness dei primati (1993) e poi da quello di "Entertainer of the Century" di Billboard.
Diana Ross è la prima diva della
black music, l'antesignana delle donne-manager del pop e colei che meglio di ogni altra ha saputo gestire lo stardom, senza mai svendersi o ricorrere a trucchi da baraccone. La diva suprema, insomma, capace di conferire al termine un'accezione positiva, emancipandolo da tutti i suoi triti cliché. Senza di lei, le moltitudini di stelline soul e r'n'b degli ultimi decenni sono semplicemente inconcepibili.