Si legge sulla Treccani che la “gneiss” è una roccia metamorfica, “la cui origine è legata a una diversa distribuzione dei componenti mineralogici nelle varie direzioni”.
Il chitarrista siciliano Davide Livornese non poteva scegliere un nome più appropriato al suo nuovo progetto musicale, visti anche i suoi studi (è laureato in geologia) e le sue influenze artistiche, che inglobano elementi mediterranei, mediorientali (oltre alla chitarra, suona rabab afghano e oud turco) e indiani.
Insomma, diversi componenti e varie direzioni.
La sua opera di ricerca e la sua attività di promotore culturale (è ideatore e organizzatore del festival Seduki che si tiene ogni estate a Savoca, in provincia di Messina) lo hanno portato a questa nuova avventura, condivisa con il batterista Cristiano Calcagnile (affermatissimo in ambito jazz e sperimentale, come membro del Multikulti ensemble, del Rubini quartet e del duo Blastula, con la cantante Monica Demuru), con una proposta di base improvvisativa ma nei solchi di diverse tradizioni musicali, che continuamente si incrociano e si dividono.
Il progetto esordirà dal vivo il 29 giugno nell’ambito del festival Methamorphosis che si terrà a Palermo presso l’Orto Botanico.