"John Lennon a New York" è il titolo del documentario di Michael Epstein, in onda martedì 11 giugno alle 23,20 su Rai 5. Un viaggio nella "seconda vita" dell'ex-Beatle e della moglie Yoko Ono nella Grande Mela. Qui sotto il trailer del docu-film.
Una giacca d'argento con la fodera di pelliccia. Per Lennon, appena arrivato a New York, è questa la libertà. Anzi, è potersi comprare da solo quella giacca diventata poi famosa con il video di “Woman”. Perché a New York City si sente “abbastanza conosciuto da mantenere l’ego a galla, ma abbastanza sconosciuto da potersi muovere liberamente”. La Beatlemania è finita. Come ogni migrante a New York, anche Lennon si reinventa e vive una svolta artistica e umana. Nel documentario, il chitarrista Earl Slick descrive Lennon che torna a suonare come “un bambino in un negozio di caramelle”. Nella loro casetta in Bank Street, nel Greenwich Village, Yoko e John vivono liberi. E sarà proprio quella libertà promessa dall’American dream a far vincere a John la causa per ottenere la green card – il permesso di soggiorno americano – nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno, lo stesso in cui nascerà anche il secondo figlio Sean. Una battaglia vinta dopo quattro anni di minacce di espulsione dal paese e di pedinamenti intimidatori da parte dell’Fbi, che lo monitora per il suo attivismo pacifista.
John e Yoko si sentono rifugiati e rimpatriati a New York: “Dovrei essere nato qui”, dice lui. La New York degli anni Settanta è la capitale del fermento artistico e il Village è il cuore pulsante dell’attivismo politico. I Lennon professano la pace dal loro letto. Sono gli anni della guerra del Vietnam. Tutto sembra possibile nella città che non dorme mai. Il concerto-corteo per protestare contro la reclusione di John Sinclair, condannato a 10 anni per due spinelli, porta alla sua scarcerazione 48 ore dopo. “Peace now”, grida dal palco. La procedura di deportazione contro John è sempre aperta, rimarrà sotto l’ordine di lasciare il paese nel giro di 60 giorni per più di un anno. E intanto suona “Imagine” a Madison Square Garden.
In un momento di crisi di coppia, Yoko Ono manda John Lennon in California, affidandolo all’amica May Pang. Los Angeles è una finestra di solitudine e alcol per il cantante. Lui e Yoko sono abituati a passare 24 al giorno insieme, lei intuisce la necessità per entrambi di costruirsi il proprio spazio. Lui torna a New York: “Non potevo sopravvivere senza di lei. Non l’avevo mai realizzato prima”. Galeotto è il concerto di Elton John a Madison Square Garden nel novembre 1974: John e Yoko tornano insieme. Lui smette di bere e lavora a “Walls and Bridges”. E ancora una volta si reinventa. Questa volta diventando per il figlio Sean quel papà presente che non era riuscito a essere per Julian. E nel lavoro torna 15enne: “Non c’è più la competizione, me la godo”. Una parabola interrotta bruscamente nel 1980 dalla sua morte, a un mese della pubblicazione dell’ultimo album “Double Fantasy”.