Non solo
Radiohead e
The Smile:
Jonny Greenwood prosegue anche la sua carriera da compositore solista. Con un nuovo capitolo che si preannuncia particolarmente ambizioso: una composizione per organo a canne lunga otto ore. L'opera, intitolata "268 Years Of Reverb", sarà eseguita per la prima volta da James McVinnie e Eliza McCarthy, nella Octagon Chapel di Norwich (Uk), il 18 maggio, nell'ambito del Norfolk & Norwich Festival.
"L’organo è il polmone, è la voce di ogni edificio in cui si trova - ha sottolineato Greenwood - In una vecchia chiesa, la gente sente da secoli il suono dell’aria che passa attraverso le stesse canne d’organo. È una sorta di viaggio nel tempo, la cosa più vicina che abbiamo alla riproduzione fedele d’un suono antico. Nella Octagon Chapel, si tratta di 268 anni: stagione dopo stagione, gli stessi suoni hanno accompagnato celebrazioni, lamentazioni, lodi, pianti. Nello scrivere questo lavoro, sono stato influenzato dall’approccio classico indiano alle melodie, dove le nuove note vengono introdotte molto gradualmente negli assoli improvvisati – l’arrivo di ogni nota è così atteso che il suo arrivo è la rivelazione di un nuovo mondo. Sapere questo introduce un’enorme tensione nell’esperienza di ascolto di quella musica. Inoltre, all’interno del drone del tanpura ci sono i vorticosi sovratoni e gli armonici che aumentano la complessità e la bellezza delle trame. È un’esperienza meditativa, ma non solo".