Kneecap: indagato per terrorismo Mo Chara. La replica del gruppo

22-05-2025

Dopo il discusso gesto di solidarietà nei confronti della Palestina durante il loro set al Coachella dello scorso aprile, i Kneecap, collettivo rap nordirlandese noto per la loro militanza politica e l’uso provocatorio dell’ironia, si ritrovano oggi al centro di una vera e propria bufera mediatica e giudiziaria. In una spirale che tiene insieme repressione, censura e una narrativa mediatica sempre più polarizzata, la parabola dei Kneecap sembra trasformarsi, di colpo, in una vicenda dal sapore orwelliano.

Secondo quanto riportato dalla BBC, Mo Chara (al secolo Liam Óg Ó hAnnaidh) dovrà comparire in tribunale il prossimo 18 giugno, dopo che la polizia britannica ha formalizzato un'accusa per reati legati al terrorismo, in seguito alla diffusione di un video girato durante un loro concerto all’O2 Forum Kentish Town di Londra, nel novembre 2024. Nella clip, il rapper appare avvolto in una bandiera di Hezbollah e urla “W Hamas! W Hezbollah!”. Nel Regno Unito, entrambe le organizzazioni sono considerate terroristiche: il sostegno pubblico nei loro confronti è perseguibile per legge.

Il video è tornato virale dopo l’apparizione della band al Coachella, dove i Kneecap avevano espresso una posizione chiara contro l’occupazione israeliana. Da quel momento, il gruppo ha dichiarato di essere stato bersaglio di una “campagna diffamatoria coordinata”. Sharon Osbourne ha pubblicamente chiesto la revoca dei loro visti, alcuni concerti in Germania sono stati cancellati, e la band ha annunciato di aver interrotto i rapporti con la propria agenzia di booking.

Nonostante le tensioni, la band non ha rinunciato alla propria cifra espressiva. In una dichiarazione pubblicata sul loro profilo Instagram, i Kneecap hanno respinto con decisione le accuse rivolte a Mo Chara:

Neghiamo questa 'accusa' e ci difenderemo con veemenza. Questa è polizia politica. Questo è il carnevale della distrazione. 14.000 bambini stanno per morire di fame a Gaza, con il cibo inviato dal mondo seduto dall'altra parte di un muro, e ancora una volta l'establishment britannico si concentra su di noi

Nel frattempo, i Kneecap hanno chiarito pubblicamente di non sostenere né Hamas né Hezbollah, etichettando l’attenzione mediatica come un tentativo trasparente di oscurare l’attenzione sull’emergenza umanitaria in corso a Gaza.

Nonostante il clamore, la band nordirlandese tornerà sul palco venerdì 23 maggio al Wide Awake Festival di Londra. Gli organizzatori hanno confermato la presenza dei Kneecap con una nota ufficiale, dichiarando:

Wide Awake ha una storia orgogliosa di sostegno alla scena musicale alternativa e non vediamo l'ora di organizzare un altro evento indimenticabile che metta in mostra i migliori talenti emergenti e affermati

Un ritorno dal vivo che si preannuncia quantomai denso di significati. In un'epoca in cui l’arte e la politica si intersecano sempre più drammaticamente, i Kneecap sembrano costretti a incarnare un ruolo ben oltre i confini della provocazione musicale.