La Crus in tour per festeggiare i 30 anni del primo album omonimo

27-01-2025
Nel 1995 i La Crus incidono per la Wea il primo album omonimo, che ottiene un successo di pubblico e di critica al di sopra di ogni aspettativa: il disco si aggiudica il Premio Ciampi, il Premio della Critica di Max Generation, il referendum di Musica & Dischi (miglior debutto Pop & Rock) e la Targa Tenco 1995, come Migliore Opera Prima. Sull'onda di questi riconoscimenti la band affrontò un lunghissimo tour, che con oltre 120 date nei più prestigiosi club, teatri e festival del nostro paese presentò questo nuovo e raffinato progetto. Per celebrare i 30 anni da quella prima uscita, la band torna con quattro appuntamenti: 7 marzo Bologna, 14 marzo Pordenone, 21 marzo Settimo Torinese, 27 marzo Milano.

In questi concerti, nella prima parte dello spettacolo presenteranno integralmente e in rigoroso ordine la scaletta dell'album "La Crus" per rievocare le atmosfere folgoranti ed avanguardistiche di quell'iconico lavoro, con la formazione con cui hanno calcato i palchi del loro ultimo tour: Joe/Mauro Ermanno Giovanardi (voce e armonica), Cesare Malfatti (chitarre e campioni), Chiara Castello (tastiere e cori), Marco Carusino (basso e cori), Leziero Rescigno (batteria). La seconda parte sarà riservata ad alcuni dei loro grandi classici, oltre ad alcuni brani tratti dall'ultimo disco "Proteggimi da ciò che voglio", uscito lo scorso 22 marzo.

Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alessandro Cremonesi avevano salutato tutti nel 2008, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, al termine di uno spettacolo intitolato "A Milano non fa freddo": l'ultimo concerto insieme, dopo quindici anni di musica condivisa. Ora, a quindici anni di distanza da quella sera, i La Crus hanno deciso di tornare, per riprendere il viaggio di uno dei progetti più amati e influenti della stagione italiana degli anni 90, insieme a gruppi come Marlene Kuntz, Afterhours, Timoria, CSI, Ustmamò, Prozac+, Elettrojoyce, Bluvertigo, Subsonica, Almamegretta e tanti altri. Un gustoso anticipo di questo ritorno, però, era già stata consumato nel 2019 in una "non reunion" sul palco del Teatro Elfo Puccini di Milano, che avevamo raccontato in questa recensione.
Frutto tra i più originali della fertile scena alternativa italiana dei 90's, i La Crus sono stati unici nel rimaneggiare con classe la musica d'autore, aggiornando e attualizzando i grandi chansonnier con il contributo decisivo di quella benedetta new wave da cui tutto ha preso piede. Come Tenco e Brel che incontrano i Portishead, o Bruno Martino che flirta coi Cccp. Testi autorali, suoni in stile noise e dilatate atmosfere elettroniche con le orchestrazioni e la tromba di Paolo Milanesi, e il prezioso contributo ai testi dell'uomo-ombra Alessandro Cremonesi.