Lemon Twigs, esce il nuovo singolo "My Golden Years" - Guarda il video

02-01-2024
Il loro ultimo album, "Everything Harmony", è stato uno dei più apprezzati e al tempo stesso controversi dell'anno appena trascorso. Ora, i Lemon Twigs tornano con un nuovo singolo, intitolato "My Golden Years", un inno power-pop che insegue il fascino senza tempo di band classiche come Beatles e Beach Boys. Anche il video, girato a Los Angeles, rende omaggio a quell'epoca, con i membri del gruppo che suonano in un campo con look tipicamente sixties.
In una nota, la band afferma che "My Golden Years" significa "far contare ogni minuto e vivere all'altezza del proprio potenziale". E aggiunge: "Persone come Mark Ruffalo o persone che fanno escursioni potrebbero apprezzare la canzone. Potrebbe essere bello anche ascoltarla mentre ti alleni. Guarda il video qui sotto.



Gruppo pop-rock americano originario di Long Island (New York), guidato dai fratelli Brian (21/03/1997) e Michael D'Addario (03/03/1999), entrambi cantautori e polistrumentisti, i Lemon Twigs hanno pubblicato con "Everything Harmony" il loro disco più intimo. Dopo un Lp d'esordio che aveva sollevato egregi consensi per una mutevole miscela di glam/prog-rock, erano transitati per quel bizzarro e intrigante pop non a caso definito da palcoscenico ("Go To School" del 2018), per poi giungere allo stravagante timballo glam-pop di "Songs For The General Public" (2020). Per il loro quarto lavoro in studio, Brian e Michael D'Addario hanno optato per un'intrigante evasione verso territori dove la melodia e la dolcezza prendono possesso in modo incontrastato di ogni istante: folk, jangle-pop, con qualche balzello soft-rock sono gli ingredienti principali del sottile menù preparato dai Lemon Twigs. Quell'aura di delicatezza sprigionata da arrangiamenti che si fondano su levigati accordi di chitarra acustica e talvolta di pianoforte fanno risaltare le mirabili doti vocali dei D'Addario: uno scenario che sembrerebbe l'innesco per un'alba dove i raggi di un caldo sole possano insinuarsi confortanti tra le persiane di un gelido giorno d'inverno. In realtà, dietro queste sonorità rinfrancanti si nascondono testi che grondano di sofferenza e malinconia, e questa veste stilistica melodica, più che smussare qualche angolo, non fa altro che accrescere il pesante fardello: una sinistra contrapposizione che aggiunge intensità a un album più complesso di quanto possa apparire di primo acchito.