Liam Gallagher smentisce il manager: "Il futuro degli Oasis lo decideremo io e Noel"

14-05-2025

Sembra esserci già qualche crepa nella narrazione ufficiale attorno alla tanto attesa reunion degli Oasis. Dopo le dichiarazioni rilasciate da Alec McKinlay, storico manager della band, che ha parlato con tono perentorio di un “giro d’addio” senza alcun nuovo materiale all’orizzonte, Liam Gallagher ha prontamente lanciato il suo dissenso, come da tradizione, su X (ex-Twitter).

Intervistato da Music Week, McKinlay aveva dichiarato senza mezzi termini: “Questo sarà davvero l’ultimo giro, come Noel ha già ribadito alla stampa. Non ci sono piani per nuova musica”. Un punto fermo, insomma. Ma Liam non sembra intenzionato a lasciare che siano altri a scrivere il destino degli Oasis.

A stretto giro, rispondendo a un fan che commentava come quella del manager non fosse esattamente una scelta “molto biblica”, Liam ha replicato: “Nemmeno per me. Le uniche persone che prenderanno decisioni sul futuro degli OASIS siamo IO e RKID. Quindi andiamo avanti un giorno alla volta”. 

Quando poi un altro fan gli ha chiesto se ciò significasse che il manager stesse mentendo, la risposta è stata sibillina quanto basta per far esplodere l’hype: “Am I” (“Lo sono?”), lasciando aperto ogni possibile spiraglio.

Non è la prima volta che Liam gioca con le aspettative dei fan. Lo scorso anno aveva addirittura risposto a una domanda su un presunto nuovo disco della band con un secco: “Sì, è già finito”. E a chi gli diceva di “sentire nell’aria l’arrivo di un album”, aveva replicato con il suo consueto stile: “È già in tasca, amico. Fanculo l’aria”.

Ad oggi, la linea ufficiale resta quella dettata da McKinlay: nessun nuovo album, solo il tour “Oasis Live ’25”, che segnerà la prima volta dei fratelli Gallagher sullo stesso palco dopo oltre dieci anni. Il tour, evento globale da 41 date, partirà il 4 luglio da Cardiff e attraverserà Regno Unito, Irlanda, Nord America, Asia, Australia e Sud America.

Ma se c’è una cosa che la storia degli Oasis ci ha insegnato, è che con loro nulla è mai davvero definitivo.