I Lone Justice di Maria McKee tornano con un nuovo disco dopo 37 anni! Ascolta il singolo "Jenny Jenkins"

14-09-2024
Toh, chi si rivede! Destinati a passare alla storia come una delle (tante) gloriose meteore degli anni 80, sovrastati ormai dalla carriera solista - e dal carisma - della loro cantante Maria McKee, i Lone Justice rinascono a sorpresa dalle loro ceneri, annunciando l'arrivo del loro primo disco dai tempi di "Shelter" (1987), secondo capitolo di quello che sembrava a tutti gli effetti un progetto concluso prematuramente, nonostante avesse attirato alla sua corte alcuni pezzi grossi del rock born in the Usa: Steve Van Zandt aka Little Steven, leggendario chitarrista di Bruce Springsteen, il produttore Jimmy Iovine, Tom Petty e buona parte degli Heartbreakers, più un'Annie Lennox in incognito, che regalò qualche cameo vocale.
Il nuovo album della band statunitense si intitolerà orgogliosamente "Viva Lone Justice" e uscirà il 25 ottobre tramite Afar. È stato realizzato con la formazione che diede vita al bellissimo album d'esordio del 1985: Maria McKee alla voce, il chitarrista Ryan Hedgecock e il bassista Marvin Etzioni più il parziale contributo del batterista Don Heffington, scomparso purtroppo il 24 marzo del 2021. Del disco farà parte anche una cover fiammeggiante di "Teenage Kicks" degli Undertones.
La band ha condiviso il primo singolo tratto dall'album: "Jenny Jenkins", vibrante reinterpretazione di un traditional in duetto tra McKee e Heedgecock .
Si può ascoltare qui sotto.



Un caldo pomeriggio romano, 27 maggio 1987. Allo stadio Flaminio l'attesa è palpitante per l'evento live dell'anno: arrivano gli U2, sull'onda del successo planetario di "The Joshua Tree", ma l'antipasto è quasi altrettanto ricco, con i Big Audio Dynamite di Mick Jones (Clash) e i Pretenders di Chrissie Hynde. Ventiquattromila lire sono un prezzo irrinunciabile per un biglietto che ti regala tutto questo e che, per tanti reduci, resterà una reliquia dell'intero decennio. Quando il sole è ancora alto e picchia duro sugli spalti del Flaminio, però, s'intrufola sul palco un'altra band, la prima della lunga maratona musicale. C'è una ragazzina bionda scalmanata che imbraccia una Telecaster e si sgola al microfono, con un drappello di musicisti risucchiati nel suo cono d'ombra.
Il pubblico, però, pensa solo a Bono Vox: fischia e lancia persino qualche bottiglietta di plastica sul palco, come da (triste) copione riservato a tanti, sventurati gruppi spalla. Lei, la ragazzina, non si scompone, rispedisce a calci sul prato le bottigliette e continua imperterrita a dimenarsi e a sbraitare i suoi infuocati sermoni cowpunk.
Non tutti, però, restano indifferenti a quel misto di innocenza post-adolescenziale e furia felina. Perché la ragazzina, Maria McKee, e la sua band, i Lone Justice, hanno già pubblicato un paio di album che hanno fatto colpo in chi, nel cuore dei plasticati Eighties, subiva anche il fascino di quell'America rurale e primordiale, tanto selvaggia nell'impeto (punk), quanto malinconica e struggente nelle melodie (cow, o meglio country).
Quella dei Lone Justice è una musica ad alto tasso emotivo, che trasuda tutta l'esuberanza vocale della spiritata McKee, magistralmente assecondata dal rodato ensemble, con un suono che sposa le radici country, roots e soul a un piglio rock molto vicino a quello del miglior Tom Petty.
Qui sotto il video della title track del loro ultimo album ad oggi, "Shelter" (1987).



Ecco la tracklist e la copertina dell'imminente "Viva Lone Justice".
1. You Possess Me
2. Jenny Jenkins
3. Rattlesnake Mama
4. Teenage Kicks
5. Wade in the Water
6. Nothing Can Stop My Loving You
7. Skull and Cross Bones
8. Alabama Baby
9. I Will Always Love You
10. Sister Anne

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