I 50 migliori dischi shoegaze di sempre secondo Pitchfork

09-10-2024

Tra i generi dei decenni 80/90 più riscoperti e rilanciati negli ultimi anni, c’è sicuramente lo shoegaze. Germogliato in Inghilterra sul finire degli anni 80, nacque con il preciso intento di sperimentare nuovi suoni, giocando gran parte della propria estetica sul ruolo delle chitarre, e in particolare dell’effettistica a loro applicata. Un suono “rumoroso” ma avvolgente, che sapeva essere confortevole per tutti coloro che sentivano il bisogno di abbandonarsi tra grovigli di suoni, non sempre perfettamente distinguibili, e voci che non di rado si perdevano sullo sfondo. Molteplici le declinazioni, dalle più “pop” alle più angoscianti, ma poche le formazioni che riuscirono a guadagnarsi una certa notorietà al di fuori della nicchia d’appartenenza. La stagione shoegaze non durò molto, e l’avvento in terra d’Albione del britpop contribuì nel giro di pochi anni a farla tramontare anzitempo. Ma i germi continuarono a essere presenti sottotraccia, tanto da identificare per sempre quel particolare wall of sound costituito da vere e proprie cascate di suoni, opera di chitarristi ricurvi sulle pedaliere, intenti a fissare non tanto le proprie scarpe (da qui il nome, a volte usato in maniera dispregiativa dai detrattori del genere) quanto i livelli di distorsori, delay e riverberi.
OndaRock ha sempre seguito con estrema attenzione sia i classici dello shoegaze – non a caso la nostra ultima pietra miliare è “Ferment” dei Catherine Wheel - sia gli acclamati ritorni delle band storiche (My Bloody Valentine, Slowdive, Ride), sia le tendenze più recenti, spesso non a caso – ma a volta un po’ troppo frettolosamente - catalogate sotto il termine “nu-gaze”. Vi proponiamo volentieri, quindi, questa classifica dei migliori dischi shoegaze rilanciata dal magazine Pitchfork (qui il servizio completo), che nell'introduzione definisce il genere come “un luogo dove esplorare i limiti estremi della texture della chitarra”. Fateci sapere cosa ne pensate e magari confrontatela con la nostra “Top 50 shoegaze”.

 

50. Xinlisupreme - Tomorrow Never Comes
49. All Natural Lemon & Lime Flavors - Turning Into Small
48. Nothing - Tired Of Tomorrow
47. The Telescopes - Taste
46. Lovesliescrushing - Bloweyelashwish
45. Drop Nineteens - Delaware
44. Autolux - Future Perfect
43. The Veldt - Afrodisiac
42. Adorable - Against Perfection
41. Starflyer 59 - Gold
40. Curve - Doppelgänger
39. Windy & Carl - Antarctica (The Bliss Out, Vol. 2)
38. A Place To Bury Strangers - A Place To Bury Strangers
37. Asobi Seksu - Citrus
36. Bowery Electric - Bowery Electric
35. A Sunny Day In Glasgow - Ashes Grammar
34. Pale Saints - In Ribbons
33. The Brian Jonestown Massacre - Methodrone
32. Alcest - Souvenirs D'un Autre Monde
31. Ulrich Schnauss - A Strangely Isolated Place
30. Blonde Redhead - 23
29. Medicine - Shot Forth Self Living
28. Bardo Pond - Amanita
27. Lush - Spooky
26. Flying Saucer Attack - Further
25. The Boo Radleys - Giant Steps
24. Lilys - In The Presence Of Nothing
23. Catherine Wheel - Ferment
22. M83 - Dead Cities, Red Seas & Lost Ghosts
21. Pale Saints - The Comforts Of Madness
20. Jesu - Jesu
19. Curve - Pubic Fruit
18. Kitchens Of Distinction - Strange Free World
17. Chapterhouse - Whirlpool
16. Mercury Rev - Yerself Is Steam
15. Swervedriver - Raise
14. My Bloody Valentine - M B V
13. Seefeel - Quique
12. Slowdive - Pygmalion
11. Swirlies - Blonder Tongue Audio Baton
10. Swervedriver - Mezcal Head
9. Catherine Wheel - Chrome
8. Lush - Gala
7. Slowdive - Just For A Day
6. The Verve - A Storm In Heaven
5. Ride - Going Blank Again
4. My Bloody Valentine - Isn’t Anything
3. Ride - Nowhere
2. Slowdive - Souvlaki
1. My Bloody Valentine - Loveless