Morrissey ha annullato il concerto previsto a Stoccolma, in Svezia, adducendo come motivazione la stanchezza accumulata dalla band e l’assenza di sostegno da parte dell’industria musicale. L’ex-frontman degli Smiths avrebbe dovuto esibirsi alla Hovet Arena della capitale svedese, tappa del suo attuale tour europeo.
L’annuncio è arrivato attraverso un lungo e amaro messaggio pubblicato sui suoi canali social, in cui il musicista inglese esprime frustrazione e rammarico:
“SCANDINAVIA! Il dolore di non riuscire ad arrivare a Stoccolma questa settimana è orribile per la band e la troupe. So che per molti è difficile da capire, ma sogniamo città come Stoccolma, Reykjavik, Trondheim, Helsinki, Aarhus... eppure non c'è alcun supporto finanziario da parte di etichette discografiche, nemmeno immaginarie, per portarci fin lì”.
Morrissey ha raccontato di aver attraversato sei paesi in soli sette giorni, sottolineando l’estrema fatica fisica del gruppo: “Siamo esausti. Riusciamo a malapena a vedere. Preghiamo che qualcuno, da qualche parte, ci aiuti a tornare in Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Danimarca... luoghi dove abbiamo migliaia di amici, ma nessun sostegno dal mondo musicale”.
Nel suo sfogo, l’artista ha anche denunciato l’ostracismo subito da parte dell’industria: “Nessuna etichetta pubblica la nostra musica, nessuna radio la trasmette... eppure i nostri concerti vanno sold out. Cosa ci dice questo sullo stato dell’arte nel 2025?”.
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La tournée proseguirà ora verso Berlino, dove Morrissey e la band si esibiranno il 27 giugno. Riusciranno ad arrivare in Italia, dove sono previste ben cinque date?
Questo il calendario:
3 luglio | Gardone Riviera |teatro del Vittoriale
26 luglio | Lucca Summer Festival |Piazza Napoleone
28 luglio |Roma | Cavea Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
31 luglio | Catania |Villa Bellini
3 agosto |Ostuni | Foro Boario
A proposito degli Smiths, nei giorni scorsi Johnny Marr è tornato a parlare del tema della reunion, un’ipotesi che da anni agita i fan ma che si è infranta contro un muro di scelte artistiche e personali. Ospite del podcast Stick to Football, il chitarrista ha ribadito il rifiuto a un’offerta a dir poco milionaria: "Non è stato solo un no di principio, ma perché il vibe non era quello giusto. Mi piace quello che faccio adesso, voglio continuare a scrivere le mie canzoni, essere un performer migliore".
Marr ha raccontato anche il contesto in cui gli Smiths nacquero e si sgretolarono, sottolineando come la band fosse un progetto assemblato “a freddo” più che una fratellanza naturale: "Non eravamo amici di scuola, ho messo su la band da ragazzo e ci siamo voluti bene in fretta, ma non ci conoscevamo davvero. A 23 anni ero già in riunioni con commercialisti a parlare di tasse che non capivo. Divertente? All’inizio sì, poi no. Mi ha spezzato il cuore lasciare gli Smiths, ma oggi sono certo che era la scelta giusta".
Le parole di Marr risuonano in netto contrasto con quelle di Morrissey, che lo scorso anno aveva svelato in un’intervista su Medium un’offerta concreta di AEG Entertainment per un tour mondiale nel 2025, sfumata per “incomunicabilità” con Marr. Il frontman aveva precisato di non cercare un riavvicinamento personale, ma di volere omaggiare i fan prima che fosse troppo tardi. Morrissey non aveva risparmiato accuse al collega, denunciando la registrazione del marchio The Smiths da parte di Marr come un’operazione alle sue spalle per bloccare un greatest hits.
Marr ha subito replicato, spiegando che la registrazione del marchio era una mossa preventiva contro possibili speculatori, e ribadendo con fermezza: «Non ho ignorato l’offerta, ho semplicemente detto no. E non me ne pento".
A chiudere definitivamente le porte a qualsiasi ipotesi di reunion è arrivato anche Mike Joyce, l’ex-batterista, che dopo la scomparsa di Andy Rourke nel 2023 ha dichiarato senza mezzi termini: "Senza Andy, non ha senso. È impossibile".
Gli Smiths restano così nel mito, intatti nel loro splendore e nella loro frattura, icona di un’epoca e di un’attitudine che nessun ritorno potrà mai davvero replicare.