Sua l'inconfondibile linea di basso di "Walk On The Wild Side" di Lou Reed, ma anche quella di "Space Oddity" di David Bowie, più innumerevoli altre. Herbie Flowers, scomparso oggi a 86 anni, è stato bassista e sessionman tra i più apprezzati sulla scena britannica fin dagli anni 60.
Nato a Isleworth, nel Middlesex, nel 1938, come Brian Keith Flowers, ha avuto il suo primo assaggio di musica nella Royal Air Force negli anni 50, dove ha prestato servizio per nove anni come bandista suonando la tuba.
Nel 1969, Flowers divenne uno dei membri fondatori del gruppo pop Blue Mink, che ottenne un buon successo nelle classifiche con il singolo di debutto "Melting Pot" nel 1969 e di nuovo con "The Banner Man" nel 1971.
Negli anni 60 Herbie Flowers consolidò la sua fama come turnista, lavorando per produttori come Shel Talmy, Mickie Most, Steve Rowland, Richard Perry, Gus Dudgeon e Tony Visconti e suonando come musicista aggiunto in band come CCS e T-Rex. Proprio grazie a Visconti, entrò in contatto con David Bowie, col quale collaborò per la registrazione di “Space Oddity” (1969) e “Diamond Dogs” (1974). Ma a renderlo leggendario fu soprattutto l''inconfondibile linea di basso che compose per "Walk On The Wild Side" di Lou Reed (brano di punta dell'album “Transformer” del 1972, prodotto dagli stessi Bowie e Visconti).
Alla fine degli anni 70 il suo nome figurava tra i crediti di oltre 500 brani finiti ai piani alti delle classifiche. Nel 1977, Flowers divenne un membro della formazione finale dei T. Rex poco prima della morte di Marc Bolan, partecipando all’ultimo album della band, "Dandy In The Underworld" del 1977, e al programma televisivo "Marc" dello stesso Bolan. Ha lavorato, tra gli altri, anche con Paul McCartney, Cat Stevens ed Elton John.
Il suo primo lavoro solista fu "Plant Life del 1975", a cui fece seguito "A Little Potty" del 1980 e "Herbie's Stuff" del 1984. Ebbero più successo gli Sky, gruppo progressive/fusion al quale si unì, formato a fine anni 70 assieme ai chitarristi John Williams e Kevin Peek, al batterista Tristan Fry e al tastierista Francis Monkman. Flowers rimase con gli Sky fino a metà degli anni 90, continuando nel frattempo la carriera di sessionman.
“Ci dispiace molto di apprendere della scomparsa di Herbie Flowers - si legge in una nota diffusa sui canali social ufficiali intestati a Bowie - Oltre alla sua incredibile abilità musicale, Herbie era una persona per bene e molto divertente. I nostri pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici".
"Rattristato" dalla scomparsa di Flowers si è dichiarato anche Visconti, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.
Tra gli altri artisti ad aver pubblicato ricordi sui social media in suo onore, figurano il bassista dei Suede, Mat Osman, e il leader dei Charlatans Tim Burgess, che ha scritto: “Herbie ha fatto sembrare i grandi più grandi”.