È morto nella sua casa di Maui, alle Hawaii, Kris Kristofferson, leggenda della musica country e volto celebre di Hollywood. Aveva 88 anni. La notizia è stata diffusa dalla sua famiglia, che gli è rimasta accanto fino all'ultimo. "Con il cuore colmo di dolore condividiamo che nostro marito, padre e nonno, Kris Kristofferson, si è spento serenamente sabato 28 settembre nella sua abitazione - scrive la famiglia, come riporta Variety - Siamo immensamente grati per il tempo trascorso con lui. Grazie a tutti coloro che lo hanno amato nel corso degli anni. Quando vedete un arcobaleno, sappiate che è lui a sorriderci dall'alto". La causa della morte non è stata specificata. Kristofferson soffriva di perdita di memoria da quando aveva circa 70 anni.
Nato a Brownsville, Texas (22 giugno 1936), di origini svedesi, Kristofferson si affermò come autore di grandi successi country, tra cui "For The Good Times" (Ray Price, 1970), "Sunday Morning Coming Down" (Johnny Cash, 1970) e "Help Me Make It Through The Night" (Sammi Smith, 1971). Un'altra delle sue canzoni più celebri, la struggente "Me And Bobby McGee", raggiunse il primo posto delle classifiche pop nel 1971, interpretato postumo dalla sua ex-compagna Janis Joplin.
All'inizio degli anni 70 divenne noto anche come interprete, con una voce da baritono ruvido, oltre a essere un attore molto richiesto, recitando in particolare come protagonista in "Pat Garrett & Billy The Kid" di Sam Peckinpah nel 1973 e al fianco di Barbra Streisand nel remake di "È nata una stella", nel ruolo di una rockstar tormentata che gli valse un Golden Globe. Raggiunse il culmine della carriera cinematografica, recitando nel "film maledetto" di Michael Cimino, "I cancelli del cielo". Tra gli anni 80 e 90, assieme a Johnny Cash, Willie Nelson e Waylon Jennings, è stato anche membro del gruppo The Highwaymen. Vincitore di quattro Grammy Awards, Kristofferson è stato anche inserito nella prestigiosa Country Music Hall of Fame.