Attraverso interviste esclusive, brani mai pubblicati, filmati in studio, animazioni e contenuti multimediali, il film racconta la parabola di una delle prime incarnazioni artistiche del futuro King Ink. “Questa è una storia contorta di ascesa, realizzazione e implosione – racconta il regista - Affronta temi come l’ispirazione artistica, la creatività, la dipendenza, la fama, il conflitto interpersonale e la relazione unica tra visione creativa e autodistruzione – il tutto sottolineato dall’umorismo oscuro e sarcastico dei singoli membri della band”.
L'embrione dei Birthday Party nacque alla metà dei 70's su iniziativa di Cave, del chitarrista Mick Harvey e del batterista Phill Calvert, compagni di scuola presso la "Caulfield Grammar School" di Melbourne. Finita la scuola, nel 1975, ai tre si aggiunse il bassista Tracy Pew. In seguito, presero il nome Boys Next Door, e intensificarono l'attività dal vivo, proponendo, perlopiù, reinterpretazioni di brani punk rock e proto-punk oltre a qualche brano loro, come “Sex Crimes” e “Masturbation Generation”. Quindi, nel 1979, pubblicarono il primo Lp, “Door, Door”, e si trasferirono a Londra, nel Regno Unito. Dopo aver definitivamente cambiato nome in The Birthday Party, pubblicarono l'omonimo album, all'insegna di un sound violento e martellante, marchiato dal canto selvaggio e brutale di Cave. Seguirono poi gli album “Prayers On Fire” (1981) e “Junkyard” (1982), sempre più vicini alla new wave.
Sempre nel 1982, Calvert venne licenziato, quindi Harvey lo sostituì alla batteria. In quel periodo, la band si trasferì a Berlino Ovest, dove ebbe occasione di collaborare con la cantante punk rock Lydia Lunch all'Ep “Drunk On The Pope's Blood”/“The Agony Is The Ecstasy”, e col cantante degli Einstürzende Neubauten, Blixa Bargeld.
Dopo la pubblicazione, nel 1983, dei due Ep “The Bad Seed” e “Mutiny”, la band si sciolse e Cave cominciò una prolifica carriera come cantautore, fondando, insieme a Mick Harvey, i Nick Cave and the Bad Seeds. Tracy Pew morì il 7 novembre del 1986, per le lesioni cerebrali riportate in seguito a una crisi epilettica. Rowland S. Howard morì di cancro il 30 dicembre del 2009.