Nick Cave risponde a un fan che aveva raccontato di aver lasciato il suo concerto perché "troppo emozionato"

04-01-2025

Uno spettatore del concerto tenuto da Nick Cave a Birmingham lo scorso 15 novembre ha scritto al cantautore australiano sul suo canale web, "The Red Hand Files", raccontando di aver dovuto lasciare anzitempo lo show perché "troppo emozionato", durante l'esecuzione di "Into My Arms". "Suonavo 'Into my arms' per la mia ragazza. Sono venuto al tuo concerto a Birmingham, ma ho dovuto andarmene in anticipo. È stato troppo emozionante per me e mi ha ricordato i momenti meravigliosi che ho vissuto con la mia ragazza, momenti che so di non poter più riavere", si legge nel messaggio inviato dal fan al cantautore australiano da Stellan di Nantwich in Inghilterra.

E Nick Cave ha deciso di rispondere al messaggio con questo lungo post:
"La musica dal vivo è un rituale che evoca una risposta emotiva comune a cui associamo le nostre esperienze singolari. Quando mi esibisco sul palco, vedo queste emozioni uniche e particolari esprimersi su ogni volto. Questo è uno dei grandi privilegi dell'essere un frontman, ed è il motivo per cui passo così tanto tempo vicino al pubblico. Amo osservare le emozioni sui volti delle persone: gioia, tristezza, desiderio, risate, paura, rabbia. Il concerto diventa potente ed empaticamente transazionale mentre sperimentiamo insieme la natura terapeutica della musica. Mentre lo spettacolo si evolve, emerge un andirivieni di gentilezza, energizzato dalla nostra reciproca considerazione, e inizia la guarigione.
Un concerto dal vivo può sembrare travolgente, persino spaventoso, perché il suo potere emotivo può improvvisamente far emergere le nostre esperienze più sepolte. Ma i sentimenti sono fatti per essere sentiti, ecco a cosa servono. Guariamo riconoscendo le nostre emozioni e mettiamo alla prova la resilienza del nostro cuore indugiando nell'insopportabile. È qualcosa che la musica può aiutarci a fare. Scopriamo che i nostri cuori sono molto più forti di quanto pensassimo, e ciò che pensavamo fosse insopportabile non lo era affatto. La musica fa emergere questi sentimenti sotterranei e allo stesso tempo ci salva da essi.
Sono felice che tu sia venuto al concerto di Birmingham, Stellan, ma penso che sia stata un'occasione persa 'andarsene prima' che un'emozione facesse il suo corso e svolgesse il suo lavoro riparativo. Capisco che deve essere doloroso sentire che quei 'momenti fantastici' sono passati, ma non è così, ce ne sono molti altri in arrivo. Ci saranno anche altri che spezzeranno il cuore, ma i cuori si spezzano più forte. Non dobbiamo ritirarci dai nostri sentimenti. Dobbiamo affrontarli. Provarli. Migliorare. Per parafrasare Samuel Beckett: soffrire, soffrire di nuovo, soffrire meglio. Questa è una delle cose che la musica dal vivo ci consente di fare: soffrire e guarire contemporaneamente. Il mio consiglio? Torna là fuori. Vivi la vita al massimo e resta per tutto il dannato spettacolo. È incredibile. Con affetto, Nick".

Nick Cave, impegnato nel tour a supporto del suo ultimo album, "Wild God", aveva nei giorni scorsi commentato anche le reazioni di un suo spettatore illustre: Bob Dylan.
Con un post su X/Twitter, Dylan aveva raccontato le sue impressioni sul concerto del cantautore di Melbourne cui aveva assistito all'Accor Arena di Parigi, in occasione della data francese del tour di "Wild God", lo scorso 17 novembre: “Sono rimasto davvero colpito dalla canzone ‘Joy’ in cui canta ‘We've all had too much sorrow, now is the time for joy’ (‘Abbiamo avuto tutti troppa tristezza, ora è il momento della gioia’). Tra me e me, ho pensato: sì, è proprio così”, aveva scritto il cantautore di Duluth. Ora, rispondendo come al solito alle email dei fan nei suoi "The Red Hand Files", Cave ha condiviso la sua reazione alle parole di Dylan.

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"Avresti mai immaginato che Bob Dylan assistesse al tuo concerto e ne scrivesse su Twitter con entusiamo?", gli aveva chiesto un fan newyorkese di nome John. Nick Cave ha replicato mostrando una sua vecchia foto in compagnia di Dylan nel 1998 e scrivendo: "Caro John, seduto a letto con Susie in uno stato di torpore post-tour, guardando 'Carry On Up the Khyber' e mangiando cioccolatini belgi (regalo di un fan), il mio telefono si è improvvisamente illuminato quando degli amici hanno iniziato a inviarmi con eccitazione il tweet di Bob Dylan. Non sapevo che Bob fosse al concerto, e il suo tweet è stato come un piacevole impulso di gioia che ha penetrato il mio stato di stanchezza estrema, quasi da zombie. ‘Ti sei ripreso!’ mi ha detto Susie. Ero felice di sapere che Bob fosse su X, mentre molti avevano scelto di fare una 'Twitterectomia' scegliendo un altro social come Bluesky - ha aggiunto il cantautore di Melbourne - Mi sembrava ammirevolmente controcorrente, in un certo senso alla Bob Dylan. In effetti sentivo che era un momento di gioia piuttosto che di dolore. C'è stato un eccesso di disperazione e angoscia intorno alle elezioni, e non si poteva fare a meno di chiedersi quando fosse successo che la politica fosse diventata tutto. Il mondo è diventato completamente disilluso, e la sua ossessione febbrile per la politica e i suoi leader ha innalzato tante barriere che impedivano di percepire qualcosa di lontanamente simile allo spirito, al sacro, al trascendente – quel luogo sacro dove risiede la gioia. Mi sono sentito orgoglioso di essere in tour con i Bad Seeds e di offrire, attraverso uno spettacolo rock ‘n’ roll, un antidoto a questa disperazione, qualcosa che trasportava le persone in un luogo al di là del terribile dramma del momento politico. Sono entusiasta - ha concluso Cave - al pensiero che Bob Dylan fosse tra il pubblico e, dato che dubito di avere l’occasione di ringraziarlo di persona, lo farò qui: 'Grazie, Bob!’".

"Joy” è una delle tracce di "Wild God", l'ultimo lavoro di studio di Nick Cave con i Bad Seeds, pubblicato lo scorso 30 agosto e presentato dal vivo in concerto anche a Milano il 20 ottobre (qui il nostro live report).

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