Nick Cave, sotto accusa per un verso di "Wild God" sulle "mutandine" di Anita Lane, si difende: "Esprime solo libertà e leggerezza"

16-01-2025
In tempi di neo-puritanesimo, anche Nick Cave finisce dentro un'inaspettata polemica, alimentata da alcuni suoi fan. Sotto accusa, un verso di "O Wow O Wow (How Wonderful She Is)", la penultima traccia di "Wild God", il suo ultimo album pubblicato assieme ai Bad Seeds: “She rises in advance of her panties” (“Si alza prima ancora di indossare le sue mutandine”). In seguito alle numerose lamentele ricevute, Cave ha deciso di affrontare la questione sul suo blog The Red Hand Files.

In risposta a un fan che aveva espresso disprezzo per il brano e messo in discussione l’uso della parola “panties” nel testo di una canzone su una persona scomparsa, Nick Cave ha scritto: “Come autore della canzone, sento il bisogno di difenderla - non solo per un impulso paterno, ma perché ho sempre pensato che si trattasse di un buon verso. In tutta onestà, quando ho scritto la prima strofa di ‘O Wow O Wow’, ero così soddisfatto che mi sono preso il resto della giornata libera!”. Quindi, King Ink è entrato nel merito della parola dello scandalo: “La strofa iniziale è, ovviamente, un ricordo dei miei giorni con Anita - in questo caso, si alza nuda dal nostro letto condiviso” - ha spiegato, riferendosi alla sua ex-fidanzata e collaboratrice Anita Lane, scomparsa nel 2021. "Questa semplice, ingenua e felice strofa mette in luce la natura giocosa di Anita. L’esecuzione vocale richiama il tono impacciato del primo verso, che è fuori tempo e ritmo, conferendo alla strofa una dolce e goffa ingenuità. Per me, evoca un tempo in cui l’amore poteva essere innocente. Il disagio provocato dal verso con la parola 'panties' è, in un certo senso, il punto centrale: quel verso esprime un senso di libertà e di leggerezza, un modo di vivere al di fuori dei vincoli del perbenismo". Quindi, il cantautore australiano aggiunge che i suoi testi sono “tentativi di mantenere vive le persone che ci hanno lasciato, non solo come vaghe e ombrose presenze, ma come incarnazioni complete del nostro amore”.
Cantante e autrice, Anita Lane (Melbourne, 18 marzo 1960–26 aprile 2021), era soprannominata "dirty pearl". Compagna di Nick Cave tra il '77 e l'83, è stata co-autrice di classici dei primi Bad Seeds come "From Her To Eternity" e "Stranger Than Kindness", oltre ad apparire come corista nel celebre "Murder Ballads". Ha poi collaborato con altri ex-membri del gruppo, come Kid Congo Powers e Mick Harvey (in particolare nei suoi due album dedicati al repertorio di Serge Gainsbourg), nonché con gli Einsturzende Neubauten e Gudrun Gut. Come solista ha pubblicato due album, peraltro splendidi: "Dirty Pearl" (1993) e "Sex O Clock" (2001), in cui ha messo a fuoco il suo conturbante personaggio di anti-Lolita maledetta. E' morta nel 2021 a 62 anni per cause non rese note.

Qui sotto il testo completo di "O Wow O Wow (How Wonderful She Is)".
She rises in advance of her panties
I can confirm that god actually exists
She turns and smiles but never ever scantily
Oh, wow, oh, wow, how wonderful she is
Well, the horses, they have kicked down the stable
And the rabbits have put carrots in their ears
And her colored crayons dance upon the table
Oh, wow, oh, wow, how wonderful she feels
The country doctor whistles across the meadow
And the schoolboy, he hops up and says, gee whiz
The dogs, they are all barking at their shadows
Oh, wow, oh, wow, how wonderful she is
Oh, wow, oh, wow, well, nothing could compare
Her friends, now dead, their spectral chins all nod
And they braid a band of violets through her hair
Oh, wow, oh, wow, how wonderful she was
How wonderful she is
Do you remember we used to really, really have fun?
We'd be just by ourselves, mucking around
Really relaxed, not under pressure
I guess that's how we make up songs
I, I remember we were in bed and then we imagined somebody upstairs
I don't even know if we heard footsteps
Or imagined footsteps and then imagined the story
That was in that little place opposite Brixton Prison
I didn't even realize that everyone wasn't like that
We tried to write a contract of love
But we only got as far as doing the border
There was never any words in it
Which I thought said a lot more than anything else

Nei giorni scorsi, Cave aveva risposto anche al giovane Stellan, uno spettatore del concerto tenuto a Birmingham lo scorso 15 novembre, che aveva raccontato di aver dovuto lasciare anzitempo lo show perché "troppo emozionato", durante l'esecuzione di "Into My Arms": "La musica dal vivo è un rituale che evoca una risposta emotiva comune a cui associamo le nostre esperienze singolari. Quando mi esibisco sul palco, vedo queste emozioni uniche e particolari esprimersi su ogni volto. Questo è uno dei grandi privilegi dell'essere un frontman, ed è il motivo per cui passo così tanto tempo vicino al pubblico. Amo osservare le emozioni sui volti delle persone: gioia, tristezza, desiderio, risate, paura, rabbia. Il concerto diventa potente ed empaticamente transazionale mentre sperimentiamo insieme la natura terapeutica della musica. Mentre lo spettacolo si evolve, emerge un andirivieni di gentilezza, energizzato dalla nostra reciproca considerazione, e inizia la guarigione. Un concerto dal vivo può sembrare travolgente, persino spaventoso, perché il suo potere emotivo può improvvisamente far emergere le nostre esperienze più sepolte. Ma i sentimenti sono fatti per essere sentiti, ecco a cosa servono. Guariamo riconoscendo le nostre emozioni e mettiamo alla prova la resilienza del nostro cuore indugiando nell'insopportabile. È qualcosa che la musica può aiutarci a fare. Scopriamo che i nostri cuori sono molto più forti di quanto pensassimo, e ciò che pensavamo fosse insopportabile non lo era affatto. La musica fa emergere questi sentimenti sotterranei e allo stesso tempo ci salva da essi. Sono felice che tu sia venuto al concerto di Birmingham, Stellan, ma penso che sia stata un'occasione persa 'andarsene prima' che un'emozione facesse il suo corso e svolgesse il suo lavoro riparativo. Capisco che deve essere doloroso sentire che quei 'momenti fantastici' sono passati, ma non è così, ce ne sono molti altri in arrivo. Ci saranno anche altri che spezzeranno il cuore, ma i cuori si spezzano più forte. Non dobbiamo ritirarci dai nostri sentimenti. Dobbiamo affrontarli. Provarli. Migliorare. Per parafrasare Samuel Beckett: soffrire, soffrire di nuovo, soffrire meglio. Questa è una delle cose che la musica dal vivo ci consente di fare: soffrire e guarire contemporaneamente. Il mio consiglio? Torna là fuori. Vivi la vita al massimo e resta per tutto il dannato spettacolo. È incredibile. Con affetto, Nick".

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