Nick Cave, sul suo sito il messaggio di auguri per il 2025 si trasforma in una lunga esortazione alla speranza: "E' un gesto supremo di amore"

07-01-2025
Nick Cave ha inviato ai fan un messaggio di speranza per il 2025. Attraverso il suo canale web "The Red Hand Files", il bardo di Melbourne scrive: "Nella sua forma attiva, la speranza è un gesto supremo di amore", all'interno di un lungo messaggio nato come risposta alla sollecitazione di uno degli utenti del sito: "È comprensibile sentirsi allarmati dall'attuale stato delle cose, sentirsi spaventati e depressi - scrive Cave - Ci viene presentato un costante senso di disperazione, la sensazione di stare vivendo il peggiore dei tempi, anzi, la fine dei tempi. Molti si sentono impotenti in questa terribile imminenza: parole come 'Buon anno' suonano vuote, come una sbornia di un tempo migliore passato. Diventiamo ciò che consumiamo, incarnazioni viventi di una catastrofe annunciata. Ci chiudiamo in noi stessi, intrappolati nella oscura patologia del nostro tempo.
Quindi, cos'è la speranza e a cosa serve? - si chiede l'artista australiano - La speranza è un temperamento emotivo che incoraggia il cuore a essere attivo, è una condizione, uno stato d'animo, un'aura dell'essere. È un'impresa dell'immaginazione, sia coraggiosa che ingegnosa, una vitalità che ci ispira a intraprendere azioni innovative per difendere il mondo. La speranza è essenziale per la nostra sopravvivenza e il nostro prosperare. Raggiungiamo questa vitalità spirituale rifiutando la promozione incessante della disperazione e aprendo gli occhi alla bellezza delle cose, per quanto il mondo possa sembrare in pericolo, degradato o difficile da amare. Cerchiamo di vedere il mondo non come ci viene confezionato, presentato e venduto, ma come immaginiamo che possa essere. Non distogliamo lo sguardo dal mondo, lo guardiamo direttamente e permettiamo allo spirito di speranza, il motore necessario del cambiamento, di ispirarci all'azione.

Facendo poi riferimento al suo libro autobiografico del 2022, intitolato "Faith, Hope And Carnage" e incentrato sulle riflessioni e le implicazioni avute nella propria vita dalla morte del figlio quindicenne Arthur nel 2015, il cantautore di Melbourne ha proseguito: "In 'Faith, Hope and Carnage' ho scritto: 'La speranza è ottimismo con il cuore spezzato'. Ciò significa che la speranza ha una maturata comprensione della natura dolorosa o corrotta delle cose, ma si eleva per occuparsi del mondo anche se è ancora lì. Comprendiamo che la nostra demoralizzazione diventa l'ostacolo più serio al miglioramento del mondo. Nella sua forma attiva, la speranza è un gesto supremo di amore, un dovere radicale e audace, mentre la disperazione è un rifiuto stagnante della vita stessa. La speranza diventa l'energia del cambiamento", ha sottolineato ancora Cave, raccontando anche che a Natale gli è stato regalato "The Spirit of Hope di Byung-Chul Han", "un bellissimo libro sulla natura della speranza" che "ha influenzato molto questa risposta e consiglio vivamente".

Nei giorni scorsi, Cave aveva anche risposto a un fan che gli aveva raccontato di aver dovuto lasciare anzitempo lo show perché "troppo emozionato", durante l'esecuzione di "Into My Arms". "Suonavo 'Into my arms' per la mia ragazza. Sono venuto al tuo concerto a Birmingham, ma ho dovuto andarmene in anticipo. È stato troppo emozionante per me e mi ha ricordato i momenti meravigliosi che ho vissuto con la mia ragazza, momenti che so di non poter più riavere", si legge nel messaggio inviato dal fan al cantautore australiano da Stellan di Nantwich in Inghilterra. Cave ha deciso di rispondere al messaggio con questo lungo post:
"La musica dal vivo è un rituale che evoca una risposta emotiva comune a cui associamo le nostre esperienze singolari. Quando mi esibisco sul palco, vedo queste emozioni uniche e particolari esprimersi su ogni volto. Questo è uno dei grandi privilegi dell'essere un frontman, ed è il motivo per cui passo così tanto tempo vicino al pubblico. Amo osservare le emozioni sui volti delle persone: gioia, tristezza, desiderio, risate, paura, rabbia. Il concerto diventa potente ed empaticamente transazionale mentre sperimentiamo insieme la natura terapeutica della musica. Mentre lo spettacolo si evolve, emerge un andirivieni di gentilezza, energizzato dalla nostra reciproca considerazione, e inizia la guarigione.
Un concerto dal vivo può sembrare travolgente, persino spaventoso, perché il suo potere emotivo può improvvisamente far emergere le nostre esperienze più sepolte. Ma i sentimenti sono fatti per essere sentiti, ecco a cosa servono. Guariamo riconoscendo le nostre emozioni e mettiamo alla prova la resilienza del nostro cuore indugiando nell'insopportabile. È qualcosa che la musica può aiutarci a fare. Scopriamo che i nostri cuori sono molto più forti di quanto pensassimo, e ciò che pensavamo fosse insopportabile non lo era affatto. La musica fa emergere questi sentimenti sotterranei e allo stesso tempo ci salva da essi.
Sono felice che tu sia venuto al concerto di Birmingham, Stellan, ma penso che sia stata un'occasione persa 'andarsene prima' che un'emozione facesse il suo corso e svolgesse il suo lavoro riparativo. Capisco che deve essere doloroso sentire che quei 'momenti fantastici' sono passati, ma non è così, ce ne sono molti altri in arrivo. Ci saranno anche altri che spezzeranno il cuore, ma i cuori si spezzano più forte. Non dobbiamo ritirarci dai nostri sentimenti. Dobbiamo affrontarli. Provarli. Migliorare. Per parafrasare Samuel Beckett: soffrire, soffrire di nuovo, soffrire meglio. Questa è una delle cose che la musica dal vivo ci consente di fare: soffrire e guarire contemporaneamente. Il mio consiglio? Torna là fuori. Vivi la vita al massimo e resta per tutto il dannato spettacolo. È incredibile. Con affetto, Nick".
Nick Cave è impegnato nel tour a supporto del suo ultimo album, "Wild God", pubblicato lo scorso 30 agosto e presentato dal vivo in concerto anche a Milano il 20 ottobre (qui il nostro live report).

 

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