Paul Weller: i suoi dischi migliori nella classifica di Mojo. E la top 50 delle canzoni

25-05-2025
Paul Weller (Woking, 25 maggio 1958) compie oggi 67 anni. Per l'occasione, la rivista britannica Mojo lo celebra pubblicando una classifica dei suoi migliori album solisti. "È difficile immaginarlo oggi - scrive il magazine nell'introduzione - ma all’inizio degli anni 90 Paul Weller – ex leader di Jam e Style Council, voce di una generazione e uno dei più grandi autori di canzoni dai tempi di Lennon e McCartney – si ritrovò senza un contratto discografico e con il dubbio se avrebbe mai più fatto musica. La straordinaria seconda vita artistica avviata dal suo album solista di debutto del 1992 ha prodotto un corpus di opere che, con diciassette album all’attivo, ha eclissato quello delle sue precedenti band messe insieme. Dalle sonorità acid jazzy del suo debutto solista, attraverso il britpop del successo di 'Stanley Road' nel 1995, fino alla straordinaria stagione avviata con '22 Dreams' del 2008, The Changingman ha continuato a cambiare e a esplorare nuovi terreni musicali". Difficile stabilire se la carriera solista di Weller abbia davvero "eclissato quella delle sue precedenti band" – per chi scrive è un no assoluto – ma di certo anche in versione solitaria il Cappuccino Kid ha mostrato tutto il suo talento di compositore forbito e versatile.
Ecco la classifica di Mojo dei migliori dischi solisti di Paul Weller (qui il servizio completo).

18. Studio 150 (V2, 2004)
17. Illumination (Independiente, 2002)
16. Jawbone (Parlophone, 2017)
15. Heliocentric (Island, 2000)
14. Sonik Kicks (Island, 2012)
13. 66 (Parlophone, 2024)
12. Saturns Pattern (Parlophone, 2015)
11. A Kind Revolution (Parlophone, 2017)
10. As Is Now (V2, 2005)
9. Fat Pop (Volume 1) (Polydor, 2021)
8. On Sunset (Polydor, 2020)
7. Heavy Soul (Go! Discs, 1995)
6. Wake Up The Nation (Island, 2010)
5. True Meanings (Parlophone, 2018)
4. Stanley Road (Go! Discs, 1995)
3. Paul Weller (Go! Discs, 1992)
2. 22 Dreams (Island, 2008)
1. Wild Wood (Go! Discs, 1993)

Nel numero di marzo, la rivista britannica Mojo dedica a Paul Weller la copertina, proponendo anche una top 50 delle sue canzoni migliori, suddivise nelle sue tre incarnazioni musicali: alla testa di JamStyle Council e in versione solista. Quello che non convince, nella top 50 delle sue “best songs” scelte da Mojo è l’eccessiva preponderanza dei Jam sugli Style Council, oltre all’esclusione di alcune delle migliori canzoni di questi ultimi (“Blue Cafe”, “The Lodgers”, “The Boy Who Cried Wolf”) e dell’ultima perla del Weller solista (“Aspects”). Ci riproponiamo di "riparare", pubblicando presto una nostra OndaTop welleriana, qui sotto comunque la classifica delle sue 50 migliori canzoni secondo Mojo.


1. The Jam - That's Entertainment (Sound Affects, 1980)
2. The Style Council - My Ever Changing Moods (Café Bleu, 1984)
3. The Jam - Going Underground (Non-Album Single, 1980)
4. The Jam - Town Called Malice (The Gift, 1982)
5. Paul Weller - You Do Something To Me (Stanley Road, 1995)
6. The Jam - The Bitterest Pill (I Ever Had To Swallow) (Non-Album Single, 1982)
7. The Style Council - Shout To The Top! (Non-Album Single, 1984)
8. Paul Weller - Into Tomorrow (Paul Weller, 1992)
9. The Jam - Down In The Tube Station At Midnight (All Mod Cons, 1978)
10. Paul Weller - Wild Wood (Wild Wood, 1993)
11. The Style Council -Long Hot Summer (À Paris Ep, 1984)
12. The Jam - The Eton Rifles (Setting Sons, 1979)
13. The Style Council - Walls Come Tumbling Down! (Our Favourite Shop, 1985)
14. The Jam - Funeral Pyre (Non-Album Single, 1981)
15. Paul Weller - The Changingman (Stanley Road, 1995)
16. The Style Council - Headstart For Happiness (Introducing The Style Council, 1983)
17. The Jam - Strange Town (Non-Album Single, 1979)
18. Paul Weller - Above The Clouds (Paul Weller, 1992)
19. The Jam - Beat Surrender (Non-Album Single, 1982)
20. Paul Weller - Have You Made Up Your Mind (22 Dreams, 2008)
21. The Jam - In The City (In The City, 1977)
22. The Style Council - The Paris Match (Café Bleu, 1984)
23. The Jam - English Rose (All Mod Cons, 1978)
24. Paul Weller - Peacock Suit (Heavy Soul, 1997)
25. The Style Council - You're The Best Thing (Café Bleu, 1984)
26. The Jam - Away From The Numbers (In The City, 1977)
27. Paul Weller - Sunflower (Wild Wood, 1993)
28. The Jam - Ghosts (The Gift, 1982)
29. Paul Weller -From The Floorboards Up (As Is Now, 2005)
30. The Jam - In The Crowd (All Mod Cons, 1978)
31. Paul Weller - Broken Stones (Stanley Road, 1995)
32. The Jam - Start! (Sound Affects, 1980)
33. Paul Weller - Fast Car/Slow Traffic (Wake Up The Nation, 2010)
34. The Jam - The Butterfly Collection (Non-Album B Side, 1979)
35. Paul Weller - Hung Up (Non-Album Single, 1994)
36. The Style Council - Speak Like A Child (Non-Album Single, 1983)
37. Paul Weller - Gravity (True Meanings, 2018)
38. The Style Council - It's A Very Deep Sea (Confessions Of A Pop Group, 1988)
39. The Jam - Dreams Of Children (Non-Album B Side, 1980)
40. Paul Weller - Out Of The Sinking (Stanley Road, 1995)
41. Paul Weller - Rockets (On Sunset, 2020)
42. The Jam - To Be Someone (Didn't We Have A Nice Time) (All Mod Cons, 1978)
43. Paul Weller - Has My Fire Really Gone Out? (Wild Wood, 1993)
44. The Style Council - A Man Of Great Promise (Our Favourite Shop, 1985)
45. The Jam - Tales From The Riverbank (Non-Album B Side, 1981)
46. The Style Council - It Just Came To Pieces In My Hands (Non-Album B Side, 1983)
47. The Jam - Running On The Spot (The Gift, 1982)
48. Paul Weller - I Woke Up (66, 2024)
49. Paul Weller - Song For Alice (22 Dreams, 2008)
50. Paul Weller - Trees (Wake Up The Nation, 2010)

mojo_paul_weller_march_2025_600

 

Intanto, a un anno esatto da "66", pubblicato il 24 maggio 2024 come ideale bilancio personale nel giorno del suo sessantaseiesimo compleanno, Paul Weller torna con un nuovo progetto dal sapore intimo e introspettivo. "Find El Dorado", in uscita il 25 luglio per Parlophone, è una raccolta di quindici cover che si configurano come un vero e proprio viaggio nel subconscio musicale dell’ex Jam e Style Council. Non solo un disco di riletture, ma un'opera confessionale, un atlante emozionale che disegna le coordinate del suo immaginario sonoro.

Definito dallo stesso Weller come "una mappa del mio DNA emotivo e musicale", "Find El Dorado" accoglie brani che hanno vissuto per anni in uno spazio interiore, sedimentati nella memoria e ora riplasmati con una nuova urgenza espressiva. Due i brani già rilasciati: “Lawdy Rolla”, oscura perla dei francesi The Guerrillas, arricchita dalla voce e dall’armonica di Robert Plant, e “Pinball”, struggente gemma pop scritta da Brian Protheroe nel 1974.

Nel disco trovano spazio anche omaggi a giganti come i Bee Gees (“I Started A Joke”), Bobby Charles (“Small Town Talk”) e i Kinks (“Nobody’s Fool”), ma anche scelte più oblique come Richie Havens, Lal & Mike Waterson, e il misconosciuto Hamish Imlach. L’approccio è volutamente scarno, per lasciare emergere la sostanza delle canzoni, senza l’ansia di riscriverle, ma con la voglia di ascoltarle di nuovo, da una prospettiva diversa.

"Find El Dorado" è un album corale e stratificato, arricchito da collaborazioni d’eccezione: oltre a Plant, compaiono tra gli altri Noel Gallagher, Amelia Coburn, Seckou Keita, Declan O’Rourke e Hannah Peel, quest’ultima a confermare la propensione di Weller per dialogare con le sensibilità più raffinate della scena britannica contemporanea. L’intento non è quello di reinterpretare per stupire, ma di ricongiungersi con ciò che è rimasto sotto pelle, che ha contribuito a definire chi è oggi.

 

Questa la tracklist dell’album "Find El Dorado": 

1. ‘Handouts In The Rain’ (Richie Havens)
2. ‘Small Town Talk’ (Bobby Charles)
3. ‘El Dorado’ (Eamon Friel)
4. ‘White Line Fever’ (The Flying Burrito Brothers)

5. ‘One Last Cold Kiss’ (Christy Moore)
6. ‘When You Are A King’ (White Plains)
7. ‘Pinball’ (Brian Protheroe)
8. ‘Where There’s Smoke, There’s Fire’ (Willie Griffin)
9. ‘I Started A Joke’ (Bee Gees)
10. ‘Never the Same (Lal and Mike Waterson)
11. ‘Lawdy Rolla’ (The Guerrillas)
12. ‘Nobody’s Fool’ (The Kinks)
13. ‘Journey’ (Duncan Browne)
14. ‘Daltry Street’ (Jake Fletcher/PP Arnold)
15. ‘Clive’s Song’ (Hamish Imlach)