Dopo anni di silenzi e tensioni pubbliche,
Paul Simon e Art Garfunkel sembrano finalmente essersi ritrovati, e questa volta non per un tour o una celebrazione nostalgica. Come raccontato da Garfunkel in un'intervista al Sun, i due si sono incontrati di recente per un pranzo privato, un momento che l’artista descrive come "caloroso" e "meraviglioso". Nessun retroscena o dettaglio su come e perché abbiano deciso di vedersi, ma Garfunkel ha rivelato che, durante l’incontro, le emozioni hanno avuto il sopravvento: “Ci sono state delle lacrime. A un certo punto ho pianto perché sentivo di averlo ferito”.
Un momento di catarsi, quindi, per una coppia che ha rappresentato il volto più iconico del folk rock americano, ma che ha anche vissuto un percorso umano e artistico segnato da fratture profonde. Dopo il tentativo fallito di riunirsi in tour a causa della paresi delle corde vocali che ha colpito Garfunkel per quattro anni, e dopo le accuse pubbliche dello stesso Garfunkel nei confronti di Simon, sembrava che tra i due ogni possibilità di riconciliazione fosse ormai un'utopia. Invece, questo pranzo ha riaperto uno spiraglio, permettendo loro di riconoscere il peso delle scelte passate e, forse, di fare pace con una storia troppo grande per essere rievocata a parole.
Garfunkel ha precisato che non hanno toccato i successi che li hanno consacrati, come "The Sound of Silence", "Mrs. Robinson" e "Bridge Over Troubled Water": "No, non l’abbiamo fatto. Quello parla da sé". Un’affermazione che suona quasi come un epitaffio per un’epoca: il loro passato musicale, in fondo, non ha bisogno di commenti o celebrazioni.