Nell'ultimo numero di Mojo, in edicola domani, Peter Gabriel ha rivelato in esclusiva di essere al lavoro sul seguito del suo album del 2023 "I/O". "Il nuovo album si chiamerà 'O/I' - ha rivelato il compositore britannico a Mark Blake nell'intervista - Insomma, è 'I/O' al contrario". Nel resto del servizio di copertina del magazine inglesde, che presenta interviste esclusive con Gabriel e i suoi ex-compagni di band Phil Collins, Mike Rutherford, Tony Banks e Steve Hackett, i membri dei Genesis parlano dei primi giorni del gruppo: da Gabriel, Banks e Rutherford che si incontrano alla scuola privata Charterhouse nel Surrey e fanno il tour del Regno Unito a bordo di un furgone per il pane, fino all’ingresso del londinese Phil Collins – già Artful Dodger in "Oliver!" di Lionel Bart – alla batteria. Collins, che si tuffò nella piscina dei genitori di Gabriel in mutande prima del suo provino, racconta di come riuscì ad ambientarsi in un gruppo di "ragazzi di scuola privata" (o come li descrive Gabriel a Mojo: "ragazzi viziati con il cucchiaino d'argento"). Con Collins a bordo, i Genesis divennero una delle band di prog rock più amate e importanti dell’epoca. Una collaborazione che raggiunse l’apice con il loro ultimo album con Gabriel, "The Lamb Lies Down On Broadway", che celebra i suoi 50 anni con una riedizione deluxe questa primavera. Quindi, l'addio di Gabriel portò a una nuova fase della band, non priva di legami con la precedente, come raccontiamo in questo speciale.
L'aneddoto del tuffo in piscina è stato raccontato da Collins in una lunga intervista all'Ultimate Classic Rock Night. Nel 1970, i Genesis si trovarono senza un batterista dopo l'uscita di John Mayhew, il terzo a lasciare la band dopo Jonathan Silver e Chris Stewart. Decisi a trovare un sostituto, organizzarono una serie di audizioni. Fu proprio in quell’occasione che avvenne l’incontro con Phil Collins, all'epoca, Collins abituato a fare numerosi provini, quasi tutti senza successo. Ironia della sorte, quello con i Genesis fu probabilmente quello per cui si preparò di meno, eppure si rivelò decisivo. “Non avevo mai ascoltato i Genesis – ha ammesso – avevo solo sentito parlare di loro”. Le audizioni si svolsero nella fattoria dei genitori di Peter Gabriel, in una splendida giornata di sole. I candidati erano numerosi e, mentre attendeva il suo turno, Collins notò la piscina della tenuta. Fu lo stesso Gabriel a suggerirgli di approfittarne per un tuffo. “Così mi sono fatto una nuotata – ha raccontato Phil – e nel frattempo ho ascoltato i pezzi che gli altri stavano suonando. Quando è arrivato il mio momento, ero sicuro di me: conoscevo già le canzoni e l’audizione andò alla grande. E così ho ottenuto il posto!”. Quel giorno segnò una svolta per i Genesis. Lo stesso Peter Gabriel ha riconosciuto l’importanza dell’arrivo di Collins: “Qualcosa cambiò nettamente con lui nella band – ha spiegato – era un vero batterista, con una qualità che non credo di aver mai trovato nei suoi predecessori”.
Intanto, sul canale per batteristi Drumeo è stato pubblicato un documentario, della durata di circa due ore, interamente dedicato a Phil Collins. Al centro del film, intitolato "Phil Collins: Drummer First", un'intervista registrata originariamente nel 2022, l'anno in cui - dopo una straordinaria carriera di 50 anni tra tournée e registrazioni - l'ex-batterista dei Genesis annunciò il suo ritiro dalle scene in seguito all'ultimo show della band a Londra. Le riprese sono state realizzate a Château de l'Aile, in Svizzera, dimora di Phil Collins che racconta a suo figlio Nic - che ha preso il suo posto negli ultimi live dei Genesis - tanti particolari inediti sulla sua carriera e sugli strumenti utilizzati. Dal lavoro rivoluzionario con i Genesis ai successi pop della carriera solista, i due Collins ripercorrono la storia di uno dei più grandi batteristi di sempre. In mezzo, i contributi di tantissimi colleghi che parlano di come, al di là del genere musicale suonato, la musica di Phil Collins li abbia influenzati. Da Chad Smith a Mike Portnoy, da Matt Cameron ad Eloy Casagrande e Billy Cobham sono in tantissimi a spiegare l'impatto di Collins sulla loro musica e la loro creatività. Guarda il documentario "Phil Collins: Drummer First" qui sotto.