Pink Floyd, la rivelazione di David Gilmour: "Intimidito dalla casa discografica per pubblicare The Endless River come album ufficiale"

06-11-2024
David Gilmour ha dei rimpianti legati all'ultimo capitolo discografico della saga dei Pink Floyd, "The Endless River", uscito nel 2014. In una intervista al Los Angeles Times, il chitarrista, attualmente impegnato nelle tappe nordamericane del tour a supporto del suo ultimo album solista, “Luck And Strange”, ha sottolineato che, forse, sarebbe stato meglio non presentare "The Endless River" come un'uscita ufficiale della band. "Quando lavorammo a quel progetto, il nostro ingegnere Andy Jackson aveva messo insieme una sorta di collage chiamato The Big Spliff, composto da frammenti e improvvisazioni tratte dalle sessioni di 'The Division Bell', alcune delle quali erano già circolate come bootleg", ha raccontato Gilmour. "Molti fan ci chiesero di rielaborare quel materiale, e così decidemmo di pubblicarlo".

Gilmour ha ammesso che l'etichetta discografica esercitò una forte pressione affinché il progetto fosse lanciato come un vero album dei Pink Floyd: "Il mio errore fu accettare che ci obbligassero a pubblicarlo come un disco ufficiale dei Pink Floyd. Avremmo dovuto spiegare meglio cosa conteneva davvero, perché, per me, non è mai stato un seguito di 'The Division Bell'".
Pubblicato nel 2014, "The Endless River" rappresenta l'ultimo capitolo discografico della band inglese, composto quasi interamente da tracce strumentali, eccetto il brano "Louder Than Words". Le tracce incluse nell'album derivano principalmente da registrazioni d'archivio, rielaborate da Gilmour stesso.

Gilmour ha poi toccato l'argomento della vendita del catalogo dei Pink Floyd, un accordo da 400 milioni di dollari con Sony Music che ha permesso alla major di entrare in possesso dei master, dei diritti connessi e dei diritti di immagine della storica band britannica. Soddisfatto per l’operazione, il chitarrista ha spiegato: "È storia, fa tutto parte del passato. Questo materiale è per le future generazioni. Sono una persona anziana. Ho passato gli ultimi quarant’anni a cercare di combattere per il meglio, contro le forze dell’indolenza e dell’avidità, per fare il massimo con il nostro lavoro. E ora ho lasciato andare questa battaglia".