PJ Harvey, guarda il suo mini-concerto alla statunitense NPR - Video

PJ Harvey si è esibita in un set di alcuni brani all'interno del format Tiny Desk Concert presso la radio statunitense NPR. La cantautrice del Dorset ha proposto quattro canzoni dal suo ultimo album, "I Inside The Old Year Dying" di quest'anno, oltre a una cover di "Love Me" di Elvis Presley, supportata dal polistrumentista James Johnston e dal suo collaboratore di lunga data John Parish. Polly Jean si è accompagnata alla chitarra mentre cantava "A Noiseless Noise", mentre Johnston suonava il violino e Parish segava una chitarra elettrica; ha poi mantenuto l'acustica per "A Child's Question, August" e "I Inside The Old Year Dying", mentre Parish prendeva un paio di bacchette, ed è rimasta per lo più in silenzio tra una canzone e l'altra, a parte qualche ringraziamento e la presentazione di "White Chalk", la title track del suo album del 2007, che l'ha vista esibirsi all'armonica. Qui sotto il video con l'intero mini-concerto.



La performance segue la prima esibizione americana di PJ Harvey in sei anni. All'inizio di questo mese, infatti, la cantautrice inglese ha tenuto un evento a Brooklyn in cui ha recitato poesie dal suo recente romanzo in versi, "Orlam", e ha cantato canzoni da "I Inside The Old Year Dying" (inclusa "Seem An I", che non ha eseguito per concerto della NPR) e ha risposto ad alcune domande. "Penso che essere più grandi aiuti – ha osservato l'autrice di "To Bring You My Love"  - Uno degli aspetti positivi dell'invecchiamento, in realtà, è che la voce diviene più ricca e ora mi permette di accedere a livelli molto più profondi”.
PJ Harvey si trova attualmente negli Stati Uniti per promuovere "I Inside The Old Year Dying". Il tour – che in una tappa l'ha vista anche sul palco con l'ex-Smiths Johnny Marr (vedi il video) -  proseguirà in Gran Bretagna e sui principali palchi europei, ma, per il momento, l'Italia è esclusa.
Spontaneo, umano, e al contempo aulico e inquieto, il suo ultimo lavoro "I Inside The Old Year Dying" è un accogliente rifugio per l'anima, fuori dal tempo e dallo spazio, con cui Polly Jean è riuscita a sorprenderci nuovamente, cambiando per la decima volta le carte in tavola. Una terra di mezzo animata da fantasmi e turbamenti silenziosi che cercano la pace dopo la tempesta.

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