In anteprima esclusiva per OndaRock il videoclip di "Serena", il nuovo singolo della band bresciana Polo Territoriale. Una ballad pop rock che esplora l'illusione dei sentimenti nelle relazioni giovanili, evidenziando l'idealizzazione del partner da parte del protagonista, che si rende conto che la realtà non corrisponde alle sue fantasie. Il video girato a Pontoglio (Bs) dal videomakerLuca Rapuzzi, immortala la band mentre affronta situazioni che riflettono il tema della disillusione. Talea cerca di baciarsi con una ragazza, ma la vede trasformarsi in un manichino; Pablo annulla un viaggio per mancanza di passaggi; Bech decide di rasarsi a zero dopo un insuccesso; e Manza si ritrova solo nel garage dopo che gli amici gli danno buca. Queste esperienze mettono in evidenza la delusione delle aspettative non soddisfatte. Il gruppo Polo Territoriale è formato da Filippo Farolfi (Talea) – cantante e chitarrista, Pablo Lorenzo Almansi (Pablo) – basso, Luca Manzella (Manza) – chitarra solista e Lorenzo Apollonio (Lore) – batteria. Nato nel 2019 a Brescia da un incontro casuale tra aspiranti musicisti, la band ha subito trovato sintonia e sviluppato un proprio stile. La loro musica mescola influenze dell'indie punk. I testi, in italiano, raccontano personaggi e situazioni suburbane, concentrandosi spesso su dinamiche sociali. A maggio 2024, i Polo Territoriale hanno pubblicato il loro primo singolo ufficiale, “Pamela”, dando inizio a un mini tour di presentazione. Da venerdì 8 novembre sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in formato fisico “Dimmi”, l'album d'esordio dei Polo Territoriale realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Un disco che ripercorre i primi anni di attività della band bresciana, esplorando le influenze musicali che hanno caratterizzato il loro percorso, dal pop punk energico e spensierato fino a un alternative rock più grezzo e introspettivo. Le parole del gruppo a proposito dell'album: "Difficile descrivere 5 anni insieme, abbiamo iniziato al liceo che avevamo 14/15 anni… Il disco è un riassunto del nostro primo periodo, ogni canzone è un ricordo diverso, una storia diversa. Ci piace pensare che dentro ci sia un po’ di tutto, è la genuina esemplificazione dei nostri primi passi di maturazione artistica. Alcuni di quei brani hanno 5 altri, altri forse 1, ci abbiamo lavorato molto e come esordio speriamo di essere riusciti a presentarci in maniera chiara. Noi non cerchiamo grandi verità, vorremmo essere solo quattro cantastorie un po’ scanzonati e giramondo, che nella maniera più genuina possibile ricordano qualche piccolo scorcio di vita vissuta e cercano un dialogo; con gli altri, con noi stessi? Non ha molta importanza, importa più quello che sente la gente quando ascolta la nostra musica”.