"Provincialotto": il debutto solista di Alessandro Palazzo

22-04-2025

Dopo l’emozionante e apprezzato singolo "Osso", Alessandro Palazzo, fondatore e voce della storica band alternative brindisina Klaudia Call, debutta con il suo primo album solista "Provincialotto", disponibile dal 25 aprile per NOS Records, con distribuzione digitale Believe Music. Un passo decisivo nella sua carriera, che lo vede attraversare nuove frontiere sonore ed emotive, dando vita a un lavoro che è al contempo un manifesto di libertà e una riflessione poetica sulle esistenze ai margini.

Con Provincialotto, Palazzo non si limita a raccontare una geografia fisica, ma espande il concetto di “provincia” a uno stato dell’anima. La provincia come resistenza, come orgoglio di chi non trova posto in un mondo distante e alienante, popolato da arroganza e indifferenza. Un microcosmo umano di “provincialotti” – disillusi, sognatori, esclusi – che trovano nel disco la loro voce. Un album che suona come una dichiarazione di intenti chiara e spietata, ma che non rinuncia alla bellezza di un suono autentico, mai banale.

Il titolo stesso, "Provincialotto", diventa una chiave di lettura dell’intero disco: un mondo popolato da personaggi reali, ma leggendari, dalle esistenze borderline. Ogni traccia è un frammento, un episodio sonoro che porta con sé un pezzo di storia, un'eco di ispirazioni che spaziano dal rock alternativo alla canzone d’autore, dal folk alla poesia. Il disco è attraversato da influenze di autori e musicisti che hanno segnato la storia della musica italiana e internazionale: Pasquale Panella, Lou Reed, Ivano Fossati, J Mascis, Lucio Dalla, Elliott Smith e Francesco De Gregori, tutti citati come rimandi o suggestioni dirette in una tracklist che, pur nell’omaggio, rimane profondamente personale.

Palazzo, sin dal principio del processo creativo, ha voluto che "Provincialotto" fosse una testimonianza senza compromessi della sua visione artistica: un disco che rimanda alla musica d'autore più pura, lontana dalle mode del momento, capace di restituire al pubblico il sentimento originario di ogni canzone. La copertina dell’album, che omaggia il celebre "Provinciale" di Francesco De Gregori del 1978, è un ulteriore segno di questa connessione ideale con un suono senza tempo, che rivela la freschezza di un’ispirazione sempre nuova.

La tracklist del disco è un viaggio tra lirismo e crudezza, tra ironia e disincanto, con un’andatura narrativa che accarezza e, allo stesso tempo, scuote. Ogni brano è un piccolo racconto, un’esplorazione di sentimenti universali, ma sempre filtrati attraverso l’esperienza personale di Palazzo, che non ha paura di esporre la fragilità umana.

Tracklist di "Provincialotto":

  1. Provincialotto – “Grosse lacrime sciocche / Sono uova alla coque” (Pasquale Panella)

  2. Uno, Nessuno – “Hey honey, take a walk on the wild side” (Lou Reed)

  3. Osso – 'Love is stronger than death' (Matt Johnson)

  4. Falsa Partenza – “Staremo accanto alla finestra / Dritti nell’aria della sera / Ritorneremo a respirare / Ricorderemo la maniera” (Ivano Fossati)

  5. I telegrafi del venerdì santo – “I feel the pain of everyone / Then I feel nothing” (J Mascis)

  6. Sentimento Dopolavorista – “C’è molta poesia a stare zitti / Se non si ha niente da dire” (Lucio Dalla)

  7. Ultima Scena – “Everything he’s supposed to be / Everything means nothing to me” (Elliott Smith)

  8. Promessa – “Per chi vive all’incrocio dei venti ed è bruciato vivo” (Francesco De Gregori)

Con "Provincialotto", Alessandro Palazzo compie un passo importante verso un suono e un mondo sonoro autentici e coerenti, portando il suo linguaggio musicale in territori nuovi ma profondamente radicati nella tradizione. Un album che farà sentire la sua voce inconfondibile nel panorama musicale, un invito a chiunque senta il peso di un mondo che, purtroppo, sembra non voler più ascoltare.

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