I Pulp sono tornati alla ribalta grazie all'annuncio del loro primo album in 24 anni, intitolato "More". I maestri del britpop, la cui influenza ha oltrepassato gli anni 90 lasciando un segno nell’indie-pop per decenni, pubblicheranno il loro seguito di "We Love Life" (2001) il prossimo 6 giugno. "More", in uscita per la loro nuova etichetta Rough Trade, è stato registrato in tre settimane all’Orbb Studio di Londra, a partire dal 18 novembre 2024, con il produttore James Ford. La rivista britannica Mojo non ha perso l'occasione per celebrarli, pubblicando la sua classifica degli album dei Pulp, dal peggiore al migliore. "Formati a Sheffield nel 1978 dal giovane occhialuto Jarvis Cocker con il nome di Arabricus Pulp, hanno lottato ai margini per anni, pubblicando diversi album prima di diventare improbabili popstar negli anni 90 - ricorda il magazine nell'introduzione - Dopo il successo in classifica di 'Different Class', il gruppo ha realizzato solo altri due album – 'This Is Hardcore' e 'We Love Life' del 2001, prodotto da Scott Walker – prima di sciogliersi... Fino alla mattina del 10 aprile, quando la band ha annunciato a sorpresa che questo giugno pubblicherà un nuovissimo album intitolato 'More'. Nel frattempo, Ian Harrison ha tirato fuori i suoi pantaloni di velluto a coste e ha esplorato il lungo e strano viaggio della band fino ad oggi…", conclude Mojo. Ecco la classifica dei migliori dischi dei Pulp secondo il magazine britannico (qui il servizio completo).
7. It (1983) 6. Freaks (1987) 5. We Love Life (2001) 4. Separations (1992) 3. This Is Hardcore (1998) 2. His ’N’ Hers (1994) 1. Different Class (1995)
Nel frattempo, Jarvis Cocker è tornato sul suo clamoroso gesto ai Brit Awards del 1996. Mentre Michael Jackson si esibiva con “Earth Song”, circondato da bambini e con immagini evocative proiettate sugli schermi, il frontman dei Pulp fece irruzione sul palco agitando il fondoschiena. Spinto da una miscela di indignazione, spirito provocatorio e forse qualche drink di troppo, Cocker dichiarò in seguito di aver trovato la performance di Jackson “di pessimo gusto”, soprattutto considerando che era avvenuta due anni dopo le pesanti accuse di abusi provenienti dalla famiglia di Jordan Chandler. Il gesto gli costò caro: fu arrestato e inizialmente accusato di aver aggredito i bambini presenti sul palco, accusa poi ritirata per mancanza di prove. A distanza di anni, Jarvis Cocker ha ripercorso quella vicenda in un’intervista rilasciata proprio a Mojo: “All’inizio sembrava una cosa seria: dicevano che avevo spinto dei bambini giù dal palco e mostrato il sedere, ma non era vero. Dopo quell’episodio, tutti sapevano chi ero. Avevo sempre voluto essere famoso, ma non puoi scegliere in che modo arrivi la notorietà, e quella fu una sovraesposizione totale – e del tutto scollegata dalla mia musica”. Il cantante ha ammesso che quell’esperienza lo trascinò in un periodo oscuro, da cui impiegò anni a riemergere: “Mi ci sono voluti più di dieci anni per uscirne davvero. Ma alla fine ce l’ho fatta, quindi non mi lamento”. Guarda qui sotto l'irruzione sul palco di Jarvis Cocker durante l'esibizione di Michael Jackson ai Brit Awards del 1996.
Formatisi a Sheffield nel 1978, i Pulp hanno venduto più di 10 milioni di dischi dopo aver percorso una lunga strada verso il successo. Dopo l'ultimo album "We Love Life" del 2001, i membri della band si erano presi una pausa di un decennio per riformarsi nel 2011 in occasione di diverse date ai festival, tra cui un'esibizione a sorpresa a Glastonbury, per poi organizzare la reunion del 2023. Guarda qui sotto il video del singolo “Spike Island”, diretto dallo stesso Cocker, che anticipa il nuovo album "More".
Il video, ha spiegato Jarvis Cocker, è un’esplorazione dell’intelligenza artificiale attraverso il riutilizzo delle fotografie di Rankin & Donald dall'interno del booklet di "Different Class". Il frontman ha rivelato di aver inserito le immagini in un'app di A.I. per “vedere dove il computer mi avrebbe portato”, scrivendo prompt come: “La figura in bianco e nero resta immobile mentre l’autobus sullo sfondo si allontana”. E ha aggiunto: “Il fine settimana in cui ho iniziato a lavorare al video è stato un momento strano: uscivo di casa e continuavo ad aspettarmi trasformazioni bizzarre dell’ambiente circostante a causa delle immagini generate dal computer. L’esperienza mi ha segnato. Non so se mi sono ancora ripreso…”. Quindi ha concluso: “Il mio pensiero finale? H.I. Forever!”. Cocker ha dichiarato alla Bbc che la band aveva pensato di registrare qualcosa di nuovo dopo l'enorme successo ottenuto nel tour di reunion del 2023. Un evento che però proprio in quell'anno ha segnato il gruppo è stato la scomparsa del bassista Steve Mackey: aveva accompagnato i Pulp durante l'esplosione britpop degli anni Novanta, con successi come "Babies", "Disco 2000" e "Common People". Proprio a lui è dedicato il nuovo album, che rappresenta un'ulteriore evoluzione della band britannica. "Abbiamo suonato una nuova canzone verso la fine del tour, e nessuno ci ha tirato addosso oggetti o è andato al bar", ha detto Cocker, con la sua solita ironia. E ancora: "Quindi abbiamo pensato di continuare e vedere cosa saremmo riusciti a combinare". "More" include contributi di Richard Hawley e Jason Buckle, che hanno composto un brano ciascuno, e della famiglia Eno, che canta nei cori in una canzone. Richard Jones ha arrangiato le parti per archi eseguite dal collettivo Elysian Collective. Ci sono anche arrangiamenti per archi scritti da Richard Jones e suonati dal collettivo Elysian. Ecco la tracklist ufficiale e la copertina di "More".
1 Spike Island 2 Tina 3 Grown Ups 4 Slow Jam 5 Farmers Market 6 My Sex 7 Got to Have Love 8 Background Noise 9 Partial Eclipse 10 The Hymn of the North 11 A Sunset