Freddie Mercury è stato la star indiscussa dei
Queen, colui che ha contribuito in modo determinante al loro grande successo mondiale con la sua vocalità poderosa e le sue
performance dirompenti sul palco. Eppure, all'inizio il resto della band inglese nutriva dei dubbi sul cantante e lui stesso non si sentiva sicuro della sua voce. A confidarlo è stato il chitarrista Brian May, durante una recente sessione di domande e risposte.
May ha rivelato che i Queen si erano interrogati sulla scelta di collaborare con Mercury nel 1970: "La prima volta che abbiamo lavorato con lui, era un po’ destabilizzante," ha spiegato. "Correva ovunque e urlava in modo incontrollato. Ci chiedevamo: 'Funzionerà?'".
Secondo May, Freddie non era ancora il
frontman affermato che sarebbe diventato, e la sua personalità esuberante divideva il pubblico: "Alcuni lo trovavano brusco, ma tutti lo trovavano interessante e divertente. Tuttavia, non era ancora il Freddie Mercury che conosciamo". Il cambiamento arrivò durante le prime sessioni demo nel 1971. Una volta in studio, Freddie ascoltò la sua voce registrata e non ne fu soddisfatto: "Disse subito: ‘Non mi piace. La rifaccio’", ricorda May. La determinazione di Mercury lo portava a registrare più volte finché non otteneva il risultato desiderato, diventando sempre più consapevole del suo potenziale e trasformandosi rapidamente nel cantante che aspirava a essere.
May ha evidenziato che questo processo richiese un lungo periodo, un perfezionismo che sarebbe durato per tutta la carriera dei Queen: "Ogni nuovo album era un’occasione per Freddie di spingersi oltre, ascoltava le registrazioni e cercava costantemente di migliorarsi, con più passione e intensità. E tra di noi ci incoraggiavamo a vicenda, spingendoci continuamente a dare il meglio".
Recentemente, Brian May ha anche confidato di stare valutando l’ipotesi di pubblicare nuova musica, segnando un possibile ritorno del marchio
Queen dopo decenni di silenzio discografico. L'ultima uscita ufficiale della band di "
Night At The Opera" risale al 1995, con l’album "Made In Heaven", pubblicato quattro anni dopo la scomparsa di Freddie Mercury, avvenuta nel 1991. Tuttavia, Roger Taylor e Brian May stanno valutando la possibilità di offrire ai fan nuovi brani inediti.
In un’intervista rilasciata alla rivista Uncut, il batterista settantacinquenne ha affermato: “Credo che potremmo farlo. Io e Brian ne abbiamo parlato di recente, e ci siamo detti che, se trovassimo del buon materiale, perché non farlo? Siamo ancora in grado di suonare e cantare, quindi non vedo motivi per non provarci”.
Pur essendo attivi dal vivo dal 2012 con il cantante Adam Lambert, i due membri superstiti della storica formazione inglese hanno espresso dubbi sulla possibilità di un nuovo album in studio con la
line-up attuale. In un'intervista rilasciata a Total Guitar lo scorso anno, May aveva invece rivelato: “Abbiamo provato a registrare qualcosa durante uno dei tour, ma non siamo mai arrivati al punto in cui sentivamo che fosse giusto pubblicarlo. C’è sempre una sorta di barriera. Quando la gente vede il nome dei Queen su un disco, si aspetta che sia Freddie a cantare. Anche se ci fosse Gesù Cristo alla voce, vorrebbero comunque Freddie, e non posso biasimarli per questo”.
In ogni caso, nonostante il dissenso di una parte del pubblico, i Queen + Adam Lambert proseguono nei loro tour, forti della convinzione che lo spirito di Freddie Mercury sarebbe fiero di vederli ancora sul palco.