Sanremo 2025: Olly rinuncia, sarà Lucio Corsi a rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest: "Rincorrerò gli strumenti anche stavolta"

22-02-2025
Sarà Lucio Corsi, e non Olly, a rappresentare l'Italia all'Eurovision Song Contest. Il colpo di scena era nell'aria, visto che, dopo il successo alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, il cantautore genovese aveva dichiarato di volersi prendere del tempo per riflettere se accettare o meno. Scaduta la settimana di tempo che la Rai gli aveva concesso, Olly ha sciolto la riserva, spiegando in un lungo post su Instagram i motivi della sua decisione. "Credo fermamente di avere bisogno di connettermi con tutto quello che mi sta accadendo, prima di guardare ancora più in là, di continuare con la mia amata gavetta live di cui parlo sempre con infinito orgoglio", ha scritto Olly, che aveva già programmato la partenza del suo tour nei club per il 4 maggio da Venaria Reale, in provincia di Torino.

Toccherà quindi al secondo classificato, Lucio Corsi, con "Volevo essere un duro" il compito di rappresentare l'Italia dal 13 al 17 maggio sul palco della St. Jakobshalle, a Basilea, in Svizzera. Il cantautore toscano ha già accettato, nonostante abbia un tour sold-out nei club tra il 13 aprile e il 5 maggio che con ogni probabilità andrà riprogrammato.
In un post Corsi ha espresso la sua felicità per la partecipazione alla kermesse: “Ci vediamo all’Eurovision. Ho sempre inseguito le chitarre in fuga dalle custodie, i pianoforti scappati dalle case, le armoniche soffiate dal vento, rincorrerò gli strumenti anche stavolta.Grazie a tutti, sono molto felice”.

 
 
 
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L'Italia è parte dei "Big 5" - i cinque paesi fondatori di Ebu - e come tale accede direttamente alla finale: tuttavia Corsi - fa sapere la Rai - si esibirà fuori concorso nella prima semifinale del 13 maggio.
Olly ha spiegato in un lungo post la sua tormentata decisione di rinunciare all'opportunità dell'Eurovision: "Sono giorni che mi interrogo e chiedo pareri a tutti, la risposta è sempre la stessa: 'alla fine devi fare quello che ti senti', perché tutti sanno quanto conti per me essere me stesso, sempre. Ecco io non credo che voi sareste tristi se spostassi dei concerti per Eurovision, ma io credo fermamente di avere bisogno di connettermi con tutto quello che mi sta accadendo, prima di guardare ancora più in là, di continuare con la mia amata gavetta live di cui parlo sempre con infinito orgoglio. Ho deciso dunque di rinunciare all’opportunità di partecipare all’Eurovision Song Contest, con la consapevolezza che sia una di quelle cose che ti capitano forse una sola volta nella vita. Ringrazio chi mi ha votato e mi ha dato la possibilità di avere questo privilegio: spero di vedervi presto a un mio concerto per ricambiare tutto l’amore che sto ricevendo in questi giorni. Per me questa decisione - spiega ancora il cantautore ligure - è il mio modo di ascoltare me stesso e forse anche il mio contorto modo di dirvi grazie. Qualcuno dirá che sto rinunciando a un sogno, ecco io credo di aver solo scelto di viverlo con i miei tempi. Faccio un enorme in bocca al lupo a chiunque prenderà il mio posto: la musica in Italia è piena di artisti formidabili e il cast di questo anno ne è la prova più sincera. Crederci sempre! Qualcosa sta cambiando ed è sotto agli occhi di tutti. Vi abbraccio e ci vediamo in tour", conclude Olly.

Intanto, dopo il secondo posto ottenuto al Festival di Sanremo 2025 con "Volevo essere un duro", Lucio Corsi ha annunciato due nuovi concerti estivi in location di grande rilievo, dopo una serie di date primaverili andate sold-out.
Corsi si esibirà sabato 21 giugno all'Ippodromo delle Capannelle di Roma per il Rock in Roma e domenica 7 settembre all'Ippodromo Snai San Siro di Milano nell’ambito del Milano Summer Festival. "Siamo a cavallo!", ha scritto il cantautore nel suo annuncio, confermando che i biglietti per i due eventi sono già disponibili.
Guarda qui sotto il videoclip ufficiale di "Volevo essere un duro".



Il 21 marzo uscirà il suo nuovo album, "Volevo essere un duro". "È un disco che racconta d’infanzia, amicizia e amore", spiega Corsi nel comunicato stampa. "Un album di fantasia ma con i piedi ben piantati a terra. Ho cercato il sogno non fuggendo nel cielo, ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi".
Nel disco si intrecciano ricordi personali e storie di altri, dando vita a una galleria di personaggi vividi e particolari: da Rocco, il bullo delle scuole medie, al Re del rave, figura romantica e sgangherata, fino a Francis Delacroix, "un grande amico... forse immaginario, ma poco importa".

L'ultimo album pubblicato da Lucio Corsi, “La gente che sogna”, è usciito nel 2023. Nove canzoni “dentro la radio” per un album che nulla stravolge al cospetto dell’immediato passato, ma che ha il dono del sogno ostinato. L’irriconoscibile E.T. di “Astronave Giradisco” è l’immagine che meglio si staglia lungo l’apparente stagno. Musicalmente siamo dalle parti di un Bowie in libera uscita sui colli fiorentini. Dunque “Il satellite d’amore di Lou Reed” vola alt(in)o, prima che “Magia nera” paghi qualche ovvietà di troppo rincorrendo “Suffragette City” senza troppo sfiorarla. La citazione (?) del conte Dracula di Carletto il principe dei mostri, ovvero Fujiko Fujio, cambia però le cose e chiama a raccolta gli amanti dei manga d’altri tempi. E tanto basta.
Lucio Corsi gioca con le parole come un bambino mentre fantastica sul piccolo mondo che c’è in casa. Ma sa che è alla fine è “necessario un incubo per risvegliarsi con sollievo” (“La gente che sogna”). E che “tutti volevano arrivare lì, nel mondo senza difetti, dove gli umani erano gli unici assenti, dove le statue camminavano per stare al passo coi tempi” (“Astronave Giradisco”). E allora tutto torna. Perché “La gente che sogna” è, all’inizio e alla fine della fiera, una bella chimera. Un castello in aria "arredato" mentre le dita accarezzano i poster di Bowie appesi per sempre in cameretta. E ancora uomini tristi “dentro casa, con il cuore a pezzi, nel buio di una miniera” (“Orme”).
Il cantastorie toscano ormai sa cosa vuol fare da grande e torna con un quarto disco tutto pancia e anima, mentre in copertina c’è una nuova ballerina, dipinta per lui ancora una volta da mamma Nicoletta.
Glam, revival, l’uomo che cadde sulla Maremma: si può dire di tutto. “La gente che sogna” resta comunque sia un disco sfacciato, birbante, giocoso. Una ruota panoramica su cui è sempre bello risalire.