Sky annuncia di aver rinnovato per una seconda stagione la serie di Sydney Sibilia ("
Smetto quando voglio", "
Mixed By Herry") sugli 883: è infatti ufficialmente in lavorazione "Nord Sud Ovest Est", il finale della storia, dedicato alle vicende che portarono al secondo album della band di Pavia - l’ultimo prima dell’addio di Mauro Repetto. I nuovi episodi arriveranno prossimamente su Sky e in streaming solo su NOW. Guarda
qui il teaser.
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Hanno ucciso l’Uomo Ragno", prima stagione della serie prodotta da Sky Studios e da Matteo Rovere e Sydney Sibilia per Groenlandia, società del Gruppo Banijay, si è rivelata da subito un grande successo: dagli ascolti record già al debutto e poi cresciuti costantemente di settimana in settimana – è la serie Sky Original alla prima stagione più vista degli ultimi 8 anni – alle recensioni positive (
inclusa quella di OndaCinema) e all’entusiasmo sui social, invasi da un’ondata di affetto per la serie, i suoi protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli e ovviamente per i veri 883, Max Pezzali e Mauro Repetto.
La serie è un
coming-of-age che racconta la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto e la genesi di alcune delle canzoni più famose degli 883. Max, interpretato dall’esordiente Elia Nuzzolo (Mike), e Mauro (Matteo Oscar Giuggioli – Vostro Onore, Gli invisibili, Il filo sottile) sono due classici “underdog”: un nerd e un entusiasta che grazie alla musica diventano gli improbabili eroi di una storia in grado di far cantare ed emozionare ancora oggi intere generazioni di fan.
"Hanno ucciso l’uomo ragno" non è però, e soprattutto non vuole essere, soltanto un biopic formato serie di Max Pezzali e Mauro Repetto. La storia dei due (non)musicisti non solo è un pretesto per raccontare altro, ma viene in parte stravolta, arricchita, tempestata di aneddoti da annodare alle canzoni del celebre disco che le fornisce il titolo e alla cultura pop italiana degli anni ‘90. Così facendo, gli
showrunner (gli altri sono Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone, mentre Alice Filippi e Francesco Ebbasta si avvicendano a Sibilia nel ruolo di registi) hanno ideato un racconto che cattura la poetica della band pavese, intrisa com’è di sogni impossibili, mal di provincia e dolcezza, e arriva a un epilogo che tutti (perlomeno dalle nostre parti) conosciamo, inventando però numerosi tratti della corsa verso il traguardo.
Più che come una serie, carica com’è di messaggi e riferimenti, "Hanno ucciso l’uomo ragno" sembra svilupparsi come una canzone della band. Le divertentissime versioni giovani di Pezzali e di Repetto (interpretati con la giusta dose d’irriverenza e spontaneità da Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli) sono quindi le protagoniste di una divertentissima e soave favola di provincia. Della quale, proprio come accadeva ai protagonisti delle canzoni del duo, Max e Mauro sono una vera e propria emanazione – formidabili le numerose gag nei quali nessuno sembra riconoscere i due dai nomi, salvo poi identificarli come "quelli di Pavia".