Stevie Wonder: un documentario sulla sua storia in onda su Rai5 per Rock Legends

21-06-2024
È Stevie Wonder il protagonista di “Rock Legends”, in onda venerdì 21 giugno alle 23.35 su Rai 5. Bambino prodigio, viene scritturato dalla Motown di Berry Gordy a soli 10 anni. La voce, intanto, cambia di mese in mese, la crescita la modifica e a un certo punto in Motown pensano anche di revocargli il contratto, ma alla fine i successi si moltiplicano e Stevie entra a far parte del team degli autori della casa discografica (lavora tra gli altri a “The Tears Of A Clown” di Smokey Robinson), cambiando per sempre sia le sue sorti che quelle dell'etichetta. Una carriera che esplode letteralmente negli anni 70 con il trittico "Talking Book" (Motown, 1972)-"Innervisions" (Motown, 1973)-"Songs In The Key Of Life" (Motown, 1976). Il genio di Saginaw svestì così i panni di ragazzo prodigio della black music per trasformarsi in figura dominante e star assoluta del panorama musicale internazionale. Stanco del controllo eccessivo che la Motown esercitava sulla sua produzione, Wonder decise di dire basta. “Non credo che voi sappiate da dove vengo - dichiarò orgoglioso ai dirigenti della sua casa discografica nel 1971 - Non credo che possiate capire”. Pretese e ottenne la totale autonomia creativa e una maggiore percentuale sulle royalties. Il risultato furono quattro album che dominarono le classifiche e indicarono una nuova via a una schiera infinita di musicisti. Niente più cover d’autore o canzonette di facile presa, ma una musica nuova, piena d’amore, misticismo, consapevolezza sociale e coscienza politica, unita a soluzioni ritmiche e melodiche totalmente inedite; una padronanza degli strumenti e dello studio di registrazione mai vista prima e una voce che suonava più cristallina e vigorosa che mai.
Il documentario propone il ritratto di un grande musicista, ma anche di un uomo fortemente impegnato per i diritti civili in America e per la black music.

Stevie Wonder ha apportato un contributo fondamentale all'evoluzione del soul e del R&B, grazie alle prolifiche contaminazioni con pop, jazz, funk e reggae.[8] Rinnovò in modo profondo il linguaggio della musica afroamericana, usando i sintetizzatori per creare intrecci contrappuntistici e melodici come se si trattasse di archi o fiati; queste, insieme alla sovraincisione della sua stessa voce al fine di creare multiple voci soliste, sono alcune delle innovazioni stilistiche ascrivibili a Stevie Wonder, diventate oggetto di culto e studio.
Vanta 10 singoli al numero uno nella Billboard Hot 100 e oltre 30 brani presenti nella Us top ten, ha vinto centinaia di premi tra cui 25 Grammy Award, un Grammy Award alla carriera, un premio Oscar e undici American Music Award, diventando così uno degli artisti solisti maschili più premiati e più di successo di tutti i tempi e ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.