Suzanne Vega: in arrivo il primo album in 11 anni, "Flying With Angels". Guarda il video del singolo "Speakers' Corner"

05-03-2025
Suzanne Vega ha annunciato il suo primo album in oltre un decennio, intitolato "Flying With Angels", in uscita il 2 maggio. A precederlo, il nuovo singolo "Speakers' Corner", un brano intenso, che invita alla riflessione in tempi di preoccupanti cambiamenti politici e sociali.
Attraverso i suoi canali social, la cantautrice statunitense ha aggiunto qualche dettaglio sul progetto: "'Flying With Angels' è il mio primo album di inediti in undici anni. Ogni canzone racconta una lotta: per sopravvivere, per farsi ascoltare, per dominare, per vincere, per scappare, per aiutare gli altri o semplicemente per vivere”.
Il singolo "Speakers' Corner" si distingue per una melodia efficace, accompagnata da testi cupi e profondi che riflettono sulla libertà di espressione nell’era digitale. "Lo Speakers' Corner è uno spazio dedicato alla libertà di parola, al dibattito e alla discussione pubblica", spiega Vega. "È meglio usarlo finché c’è, prima che scompaia! Oggi tutti parlano, ma non sempre con senso o verità. La responsabilità di ciò che si dice è fondamentale: non si può semplicemente mentire. Dovrebbe essere ovvio, eppure…”.
Il brano è accompagnato da un videoclip animato firmato da Michael Arthur, artista che Vega ha definito “talentuoso”: guardalo qui sotto.



"Flying With Angels" è il decimo album in studio della cantautrice e arriva a otto anni di distanza da "Lover, Beloved: Songs From An Evening With Carson McCullers" (2016), che raccoglie le musiche tratte dalla sua opera teatrale. Il suo ultimo album di inediti, "Tales From The Realm Of The Queen Of Pentacles", risale invece al 2014.
Qui sotto la copertina di "Flying With Angels".

flying_with_angels_600

Suzanne Vega è una delle antesignane della rinascita del cantautorato femminile a cavallo tra anni 80 e 90. Con le sue ballate intimiste ha aperto la strada a una nuova generazione di cantautrici. Nel segno di un folk acustico di grande eleganza e sensibilità, capace però di evolversi nel tempo aprendosi ad altri stili (pop, elettronica, jazz, bossa nova). Con almeno un paio di capolavori assoluti: l'omonimo "Suzanne Vega" del 1985 e "Solitude Standing" di due anni dopo.
"È la cantautrice più personale, forte e completa degli ultimi anni", proclamò il New York Times ai tempi del suo esordio. E mai profezia si rivelò più azzeccata, perché è stata proprio Suzanne Nadine Vega ad anticipare la rinascita del cantautorato femminile d'oltreoceano, ad aprire la strada alla generazione di Tori Amos, Sheryl Crow, Lisa Germano, Fiona Apple, Ani DiFranco, Alanis Morissette. Anche se l'artista californiana ha sempre dovuto combattere contro le resistenze e i pregiudizi di un music business già restio ad attribuire alle donne i loro meriti, figurarsi nel caso di una cantautrice che ha fatto della sobrietà e della discrezione il suo marchio di fabbrica. Un'antidiva per scelta, insomma. "Se tieni un basso profilo puoi durare più a lungo, anche se magari non finisci sui giornali", ci ha raccontato con una punta di soddisfazione durante una conversazione telefonica.
Il suo stile resterà un classico del canto intimista femminile. La sua forza introversa e la sua magia d’atmosfera derivano da una sagace fusione delle sue componenti: voce onirica, testi cupi ma enunciati come in una favola, suoni insieme tecnologici e da camera, tocchi commoventi. Rarefatta sintesi di due inquietudini cozzanti, l’anelito di emancipazione dei 70 e il disagio urbano dei 90.