I Talking Heads sembrano aver ritrovato la voglia di stare insieme. Dopo la prima reunion ufficiale dopo 20 anni, avvenuta l'11 settembre, al Toronto Film Festival, in Canada, per la proiezione della riedizione loro storico film-concerto "Stop Making Sense" di Jonathan Demme, i quattro sono anche tornati insieme in uno show televisivo, evento che non accadeva da quattro decenni (si esibirono al Late Show With David Letterman nel 1983). David Byrne, Tina Weymouth, Chris Frantz e Jerry Harrison sono tornati insieme davanti alle telecamere a tarda notte per una chiacchierata al Late Show With Stephen Colbert. Guarda l'intera intervista qui sotto.
Dopo che Stephen Colbert ha parlato apertamente del suo amore per i Talking Heads, i quattro hanno raccontato degli esordi della loro carriera, l'era in cui andavano agli spettacoli nella station wagon dei genitori di Frantz e suonavano davanti a piccole folle in pizzerie e centri commerciali deserti. "Abbiamo anche suonato a un Beefsteak Charlie's a Yonkers", ha raccontato Byrne. I quattro hanno anche parlato della cover band pre-Talking Heads di Byrne e Frantz, che secondo Tina Weymouth suonava a un volume "doloroso". Harrison ha ripercorso il passaggio dai Modern Lovers ai Talking Heads e Weymouth ha spiegato come avvenne il suo ingresso nella band. Byrne ha anche svelato di detestare il termine "art rock" ma di non essersi mai sentito affine neanche al mondo del punk.
Colbert ha quindi ha chiesto a Byrne cosa significhi per lui la frase "stop making sense": "È quello che dico a volte a me stesso - ha spiegato l'ex-leader - non essere sempre così razionale... ogni tanto fidati del tuo istinto, delle tue emozioni, e vedi cosa succede".
In chiusura dell'intervista, Colbert ha chiesto ai quattro ex-Talking Heads della possibilità di una reunion, invitandoli ad andare a prendere gli strumenti ed esibirsi proprio lì e in quel momento. Il pubblico ha reagito con un'ovazione, ma l'invito non è stato accolto e Colbert ha chiuso dicendo "Ok, sedetevi, non era giusto chiederlo".