La storia dei Talking Heads è al centro della nuova puntata di Rock Legends, in onda venerdì 27 settembre alle 23,15 su Rai 5. I membri dei Talking Heads si sono incontrati alla Rhode Island School of Design e anche per questo, forse, hanno il grande merito di aver portato l’art rock nel mainstream. La band di David Byrne muove i primi passi sullo sfondo di una New York molto diversa dalla meta turistica di oggi; la città era allora frenetica, pericolosa e con molte pieghe oscure, oltre che di grande fermento creativo. Era la New York di “Taxi Driver”. I Talking Heads debuttano al Cbgb’s come gruppo spalla dei Ramones e ben presto si impongono, oltre che per il loro talento musicale, anche per il loro approccio intellettuale raffinato e ironico. Una band fondamentale, che ispirato diversi gruppi, da quelli della prima generazione new wave ad altri più recenti come Rem, Radiohead e Arcade Fire.
Il nome dei Talking Heads è tornato alla ribalta anche per il restauro del loro storico film-concerto: sbarcherà infatti il 19 ottobre alla Festa del Cinema di Roma (16-27 ottobre) "Stop Making Sense. 40 Anniversary Experience", il progetto speciale che celebra i 40 anni dall’uscita di una pietra miliare dei documentari rock, realizzata dal regista Premio Oscar Jonathan Demme. Le celebrazioni prenderanno il via al Teatro Olimpico di Roma, dove il critico e giornalista Gino Castaldo presenterà il film in anteprima italiana assieme a Jerry Harrison, storico chitarrista dei Talking Heads, e a James Mockoski, responsabile del restauro del film, per la prima “Stop Making Sense Special Night”. Innovativi all’epoca, tra i più imitati oggi, i Talking Heads torneranno così al centro della scena con il progetto “Stop Making Sense. 40 Anniversary Experience” che farà rivivere e approfondire la band che più di tutte ha rivoluzionato l’apparato creativo nel mondo della musica, fondendo influenze musicali disparate, creando strutture compositive non convenzionali e amplificando la creatività di visual e performance.
Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, sarà il momento dello "Stop Making Sense Party" all’Alcatraz di Milano, in programma il 24 ottobre all’interno del calendario della nona edizione di JazzMi 2024 per una speciale serata all’insegna della grande musica (apertura prevendite da lunedì 23 settembre ore 12, tutti i dettagli su stopmakingsense40.it). L’evento segnerà il debutto dello "Stop Making Sense Tour Party" nei club e nei teatri italiani, con tappe che verranno annunciate prossimamente su stopmakingsense40.it. Infine, solo l’11, 12 e 13 novembre, il film arriverà nelle sale italiane in 4K e audio Dolby Atmos 7.1 con la Cinema Experience (elenco sale a breve su nexostudios.it e apertura prevendite dal 16 ottobre). L’invito per il pubblico sarà quello di partecipare a tutti gli appuntamenti con un dress code ispirato al film e alla musica degli anni Ottanta per reimmergersi nelle atmosfere di quell’ottobre 1984 in cui il film fece il suo debutto internazionale. Guarda qui sotto il trailer di "Stop Making Sense 40 Anniversary Re-release".
"Stop Making Sense" racconta la performance della band al Pantages Theater di Hollywood nel dicembre del 1983, quando David Byrne, Tina Weymouth, Chris Frantz e Jerry Harrison, insieme a un ensemble di eccezionali musicisti di supporto, si esibiscono all’apice del successo. La nuova edizione del film - completamente restaurata in 4K (la prima revisione era del 1999), supervisionata da James Mockoski di American Zoetrope e distribuita in Italia grazie alla collaborazione tra Nexo Studios e A24 - include una colonna sonora totalmente rimasterizzata, curata dallo stesso chitarrista e tastierista dei Talking Heads, Jerry Harrison, ed è stata presentata lo scorso anno al Toronto International Film Festival. Definito come "il miglior film concerto di sempre" da The Village Voice e "una dose di felicità dall'inizio alla fine" da The New Yorker, "Stop Making Sense" fu girato nel corso di tre notti al Pantages Theatre di Los Angeles, dove Demme e la sua troupe catturarono l'energia e l'eccentricità dello show dal vivo dei Talking Heads, concepito ed eseguito con precisione, e tutte le sue brillanti trovate. La gag esistenziale di Byrne inghiottito dal suo "Big Suit"; il lirismo delicato di "Genius of Love" del Tom Tom Club; la ginnastica ipnotica e sincronizzata della band e dei suoi instancabili coristi. Evitando di aggiungere interviste – e assicurandosi così che gli “unici” Talking Heads a raccontarsi fossero quelli sul palco – Demme ridisegnò efficacemente i confini dei documentari rock al punto che, ancora quattro decenni dopo, "Stop Making Sense" rimane un punto di riferimento del suo genere.