Robert Smith ha rivelato di avere in mente una finestra temporale per il ritiro dei suoi Cure. In una lunga intervista con Matt Everitt, pubblicata sul sito ufficiale, Smith ha spiegato che i suoi piani finali per i Cure ruotano attorno alle celebrazioni del 50º anniversario del gruppo nel 2028 e del suo album di debutto nel 2029. "Se ci arrivo, sarà la fine", ha dichiarato Smith.
L'ultima tappa comincerà con il prossimo tour mondiale dei Cure, che Smith prevede di avviare "nell'autunno dell'anno prossimo" dopo aver completato il seguito del loro prossimo album, "Songs Of A Lost World", in uscita il 1° novembre. Successivamente, la band suonerà "abbastanza regolarmente" fino al loro 50º anniversario, che sarà segnato anche da un documentario che era stato precedentemente annunciato.
"Seriamente, devo finire il secondo album", ha detto Smith a Everitt. "Avevamo intenzione di suonare ai festival l'anno prossimo, ma un paio di settimane fa ho deciso che non suoneremo in estate. La prossima volta che saliremo sul palco sarà nell'autunno dell'anno prossimo". Quindi ha proseguito dicendo: "Probabilmente suoneremo abbastanza regolarmente fino al prossimo anniversario, quello del 2028, che è ormai alle porte. Per il 2018 ho iniziato a rifletterci alla fine del 2016, pensando: 'Ho un anno e mezzo, è facile!' Eppure non sono riuscito ad arrivarci in tempo. Ora sto iniziando a pensare: '2028, devo mettere in ordine le cose'; quindi ci sarà il documentario e varie altre cose del genere".
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La data finale dell'epopea dei Cure potrebbe dunque essere il 2029, a cinquant'anni dall'album d'esordio "Three Imaginary Boys", uscito nel 1979, in piena era post-punk. "Nel 2029 compio 70 anni, e quello è il 50º anniversario del primo album dei Cure - ha detto Smith - Se ci arrivo, sarà la fine".
Smith ha aggiunto che negli ultimi anni la band ha sentito un senso di "libertà" durante i tour senza un nuovo album, poiché poteva attingere al suo vasto catalogo. "Siamo diventati una band dal vivo che si nutre del catalogo", ha detto. "Possiamo uscire e fare concerti, suonare due ore con 30 brani e canzoni completamente diverse ogni sera".
In un'altra intervista, quella con il Times di Londra, Smith ha anche commentato le pratiche moderne di vendita dei biglietti, definendole "mosse dall'avidità" e ribadendo di non aver permesso il dynamic pricing perché "è una truffa". Una pratica disonesta che "scomparirebbe se ogni artista dicesse: ‘Non lo voglio!’. Ma la maggior parte di loro si nasconde dietro il management, dicendo: ‘Oh, non lo sapevamo’. Lo sanno tutti. Se affermano di non saperlo, o sono completamente ignoranti o stanno mentendo. È solo una questione di avidità".
Per celebrare il ritorno a 16 anni dal loro ultimo album in studio, "4:13 Dream" (2008), i Cure hanno anche annunciato un concerto e un evento in live streaming per il 1° novembre al Troxy di Londra, che sarà presentato come l'unica esibizione completa dal vivo del 2024. Intitolato "Show Of A Lost World", l'evento vedrà la band inglese l'intero album "Songs Of A Lost World". Il concerto sarà anche disponibile in live streaming gratuito su YouTube.
I biglietti per assistere di persona allo spettacolo dei Cure al Troxy di Londra saranno in vendita a partire da giovedì 17 ottobre alle ore 15 tramite la piattaforma di biglietteria DICE. £1 per ogni biglietto venduto sarà devoluto all'associazione benefica War Child. Oltre al concerto al Troxy, i Cure terranno una sessione dal vivo al Bbc Radio Theatre presso il Broadcasting House di Londra, che andrà in onda su Bbc Radio 6 Music e Bbc Radio 2 il 31 ottobre.
Per Robert Smith e compagni, dovrebbe arrivare a breve anche il documentario di Tim Pope, annunciato qualche anno fa. “Si farà sicuramente - assicura Smith - è una cosa in corso”. All’orizzonte, dopo quella con Gorillaz, Deftones e Noel Gallagher, ci sarebbe anche un’altra collaborazione al momento top secret.