Dopo essere entrato direttamente al n.1 della Uk Chart, con oltre 50.000 copie vendute, il nuovo album dei
Cure, "
Songs Of A Lost World", fa breccia anche sull'altra sponda dell'Atlantico, debuttando al numero 4 negli Stati Uniti nella classifica Billboard 200. Sarebbero 57.000 le unità già vendute oltreoceano. Si tratta del piazzamento più alto della band inglese negli Stati Uniti dal 1992 ("Wish") e del suo primo ingresso in top 10 dal 2004.
Ma non è tutto, il nuovo album di Smith e compagni ha espugnato la vetta delle classifiche anche in Francia, Svezia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera e Austria, mentre si è piazzato al secondo posto in Italia, al terzo in Irlanda e al quinto in Australia.
Commentando l’accoglienza ricevuta dal disco, Robert Smith ha dichiarato: “È enormemente gratificante e sinceramente commovente ricevere una reazione così meravigliosa all’uscita del nuovo album dei Cure – a tutti coloro che lo hanno acquistato, ascoltato, amato, che hanno creduto in noi nel corso degli anni – GRAZIE!”.
“
Songs Of A Lost World” è il quattordicesimo album in studio dei Cure e il primo dai tempi di "
4:13 Dream" (2008). Un disco concepito in parte dal vivo, durante la
tournée mondiale Shows of a Lost World. Cinque brani su otto ("Alone", "A Fragile Thing", "And Nothing Is Forever", "I Can Never Say Goodbye" ed "Endsong") hanno avuto una genesi live e sono stati successivamente rielaborati in sala di registrazione.
"Songs of a Lost World" è stato scritto e arrangiato da Robert Smith, prodotto e mixato da Robert Smith & Paul Corkett e interpretato dai The Cure - Robert Smith: voce/ chitarra/ basso a 6 corde/ tastiera, Simon Gallup: basso, Jason Cooper: batteria/ percussioni, Roger O'Donnell: tastiera, Reeves Gabrels: chitarra. L’album è stato registrato ai Rockfield Studios in Galles.
Robert Smith ha creato il concept della copertina, e Andy Vella, un collaboratore di lunga data dei Cure, si è occupato dell’art design dell’album. La copertina presenta un'immagine di "Bagatelle", una scultura del 1975 di Janez Pirnat.
"Volevo che questo album avesse un’atmosfera. Alcuni dischi dei
Cure sono tematici. ‘
Disintegration’, ‘
Pornography’ o ‘Bloodflowers’ hanno un'atmosfera, un nucleo emotivo. Ecco, mentre scrivevo la musica dell'album, c’era coesione”. Così Robert Smith racconta "Songs Of A Lost World".
Per presentarlo, i Cure hanno tenuto due concerti presso il Bbc Radio Theatre, per poi eseguire integralmente il nuovo disco a Londra, al Troxy, il giorno stesso dell'uscita, in un torrenziale set di tre ore (
qui lo streaming integrale).
Per Robert Smith e compagni, dovrebbe arrivare a breve anche il documentario di Tim Pope, annunciato qualche anno fa. “Si farà sicuramente - assicura Smith - è una cosa in corso”. All’orizzonte, dopo quella con
Gorillaz,
Deftones e
Noel Gallagher, ci sarebbe anche un’altra collaborazione al momento top secret.