The Who: parte proprio dall'Italia il tour di addio. Non ci sarà il batterista Zak Starkey

21-05-2025
Gli Who annunciano il loro tour d’addio, "The Song Is Over", che prenderà il via proprio dall’Italia con due date imperdibili: il 20 luglio all’Anfiteatro Camerini di Piazzola sul Brenta (Padova) e il 22 luglio al Parco della Musica di Milano. Si tratta delle uniche tappe europee finora confermate e promettono di diventare eventi memorabili. L’occasione sarà resa ancora più speciale dalla pubblicazione dell’album "Live at The Oval 1971", una registrazione inedita di uno dei concerti più iconici della band britannica, che accompagnerà l’inizio del tour come omaggio ai fan e come simbolico sigillo di una carriera straordinaria.

Formatisi a Londra nel 1964, gli Who sono tra i gruppi più influenti e rivoluzionari del panorama rock. La loro discografia vanta capolavori come "Tommy" (1969), "Who's Next" (1971) e "Quadrophenia" (1973), che hanno ridefinito i confini del genere grazie a un mix esplosivo di rock, opera e sperimentazione. Celebre anche la loro presenza scenica: i live della band sono entrati nella leggenda per la carica travolgente e il carisma di Roger Daltrey e Pete Townshend.
Nonostante le sfide attraversate nel tempo, i The Who sono riusciti a rimanere protagonisti assoluti della scena musicale per oltre sessant’anni, conquistando generazioni di ascoltatori con la loro capacità di rinnovarsi pur restando fedeli alla propria identità.

Il tour prende il nome dal brano "The Song Is Over", tratto da "Who's Next", e segna l’ultimo capitolo di una carriera epica. Daltrey e Townshend hanno annunciato che questa sarà l’ultima tournée del gruppo, con date previste tra luglio e settembre 2025 in Europa, Regno Unito e Nord America. Le due tappe italiane saranno quindi un’occasione unica per salutare dal vivo una delle band che hanno scritto la storia della musica contemporanea. Un addio che si preannuncia emozionante e celebrativo, all’altezza di un’eredità lunga sei decenni.

Nella line-up del gruppo non ci sarà Zak Starkey, il batterista, figlio di Ringo Starr. Dopo essere stato licenziato circa un mese fa e poi reintegrato a sorpresa pochi giorni dopo – con la motivazione di un semplice malinteso di comunicazione – Starkey è ora definitivamente fuori dalla storica band britannica. L’annuncio è arrivato tramite il profilo Instagram ufficiale degli Who, dove Pete Townshend e Roger Daltrey hanno salutato Zak con parole affettuose: “Gli Who si stanno avvicinando al ritiro, mentre Zak, che ha vent’anni in meno, ha davanti a sé un futuro promettente con la sua nuova band e altri progetti entusiasmanti. Ha bisogno di concentrare tutte le sue energie per renderli un successo. Gli auguriamo entrambi tutta la fortuna del mondo”.
Al posto di Starkey, entrerà Scott Devours, già noto ai fan degli Who per aver accompagnato Roger Daltrey nei suoi tour solisti. “Speriamo che tutti i nostri fan lo accolgano con entusiasmo”, hanno aggiunto.

Starkey, classe 1965, non è soltanto il figlio maggiore di Ringo Starr e della compianta Maureen Cox. È, soprattutto, l’erede spirituale di Keith Moon: fu proprio lo scatenato batterista originale degli Who a regalargli la sua prima batteria, quasi a indicare una strada già scritta nel destino. Moon morì nel 1978, lasciando un vuoto incolmabile; un vuoto che né Kenney Jones né altri hanno mai davvero colmato, se non forse proprio Zak, che nel tempo è riuscito a farsi accettare non solo per l’innegabile perizia tecnica, ma per una sensibilità rock capace di onorare lo spirito originario della band.
Dopo la notizia del licenziamento, il batterista aveva sottolineato come non si aspettasse un simile epilogo, considerando il lungo periodo di collaborazione con la band. Starkey aveva espresso il suo affetto per i fan e ha ringraziato tutti coloro che lo hanno supportato durante la sua carriera con The Who.
Poi, a sorpresa, era giunta la notizia del reintegro, con un lungo post di Pete Townshend sui canali social del gruppo. "Non gli abbiamo chiesto di lasciare gli Who - precisava subito il chitarrista della band inglese - Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati da entrambe le parti, che dovevano essere affrontati, e sono stati discussi felicemente. Roger e io vorremmo che Zak rendesse un po’ più preciso il suo stile di batteria, per adattarlo alla nostra formazione senza orchestra, e lui ha accettato volentieri. Mi assumo la responsabilità per parte della confusione. I nostri concerti per il TCT alla Royal Albert Hall sono stati un po’ complicati per me... Forse non abbiamo dedicato abbastanza tempo ai soundcheck, il che ci ha causato problemi sul palco - aggiunge ancora Townshend - Zak ha fatto qualche errore e si è scusato. Siamo una famiglia, tutto questo è esploso molto rapidamente e ha ricevuto troppa attenzione. È finita. Ora andiamo avanti con ottimismo e il fuoco dentro. Per quanto riguarda Roger, i fan potranno godersi i suoi prossimi concerti da solista con il suo fantastico batterista, Scott Devours, di cui si vociferava potesse sostituire Zak negli Who, e che è sempre stato di grande supporto per la band. Devo delle scuse a Scott per non aver spento quella voce prima che si diffondesse. Ne è rimasto ferito. Prometto di offrirgli da bere a lungo e di abbracciarlo", concludeva il chitarrista e mente degli Who.
Ma il lieto fine non c'è stato: Zak Starkey è fuori dal gruppo. E proprio Devours prenderà il suo posto.