Proprio a Cannes, in occasione dell’anteprima, Bono ha concesso un’intervista a Rolling Stone, parlando del documentario ma anche del tanto discusso nuovo album degli U2, il primo lavoro di inediti della band dal 2017. Un disco che - promette il leader - “avrà il suono del futuro”. Da tempo si rincorrono voci sul nuovo progetto discografico degli U2, e secondo Bono e The Edge, in lavorazione non ci sarebbe solo un disco, ma addirittura più di uno. Il cantante irlandese, però, oltre a confermare che la band è al lavoro con Brian Eno in studio, ha chiarito che il loro obiettivo non è guardare al passato, ma sorprendere ancora: “La nostalgia non va tollerata troppo a lungo. A volte bisogna confrontarsi con il passato per arrivare al presente e al futuro”, ha spiegato Bono. “Vogliamo tornare al momento che stiamo vivendo. Abbiamo registrato, e a me sembra già il futuro. Abbiamo dovuto superare alcune difficoltà, ma ora siamo pronti ad andare avanti”. Tra le difficoltà, c’è stato anche lo stato di salute di Larry Mullen Jr., storico batterista della band, che per la prima volta non ha preso parte ai concerti durante la residency allo Sphere di Las Vegas, a causa di problemi a schiena e collo che hanno richiesto interventi chirurgici. Ma oggi, rassicura Bono, la situazione è cambiata: “Abbiamo suonato di nuovo insieme, tutti e quattro nella stessa stanza. Larry ha superato completamente i suoi infortuni. Il suo modo di suonare è estremamente innovativo. È totalmente concentrato sulla band e non vuole parlare d’altro, ed è sorprendente. Essere in una stanza dove ogni musicista ha un’identità forte, sia come individuo sia come parte del gruppo, è qualcosa di raro al giorno d’oggi, in un’epoca in cui spesso la musica viene assemblata. Anche noi lo facciamo, e continueremo a farlo, ma l’essenza di questo nuovo disco è proprio cercare di catturare l’energia unica di una rock band che suona dal vivo al massimo delle sue possibilità”.