Janis Joplin fa parte di quegli artisti che nonostante il talento, purtroppo, videro la loro fama triplicarsi dopo la morte. Si sa, gran parte del pubblico rock prova una morbosa attrazione per i modelli di vita autodistruttivi. Ammirazione per gli artisti che vedevano la consapevolezza dell'effetto letale di una dose eccessiva di droga come una sfida e una fuga verso la libertà. Dopo il suo suicidio, i media cominciarono, e continuano tuttora, a sbattere in prima pagina la sua intensa e triste vita che incuriosì tanti nuovi ammiratori. Le conseguenza non si fecero attendere. Non solo il suo album postumo "Pearl" risultò il più venduto e famoso, ma addirittura Hollywood girò un film ispirato alla sua biografia, "The Rose" interpretato da Bette Middler (!). Musicalmente poi non mancarono le antologie adattate ai tempi come in questo caso la versione remix di "Mercedez Benz".
Di "Greatest Hits" ne sono stati realizzati più o meno una decina, di cui il più completo rimane il box set intitolato Janis e uscito 10 anni fa per celebrare i 50 anni. Questa doppia “essenziale” raccolta, in realtà, non si discosta dalle altre, ma i 31 brani inseriti effettivamente sono i suoi più grandi successi e coprono tutto il suo breve periodo nello show business. Gli iniziali successi come "Down On Me" e "Bye Bye Baby" con il primo gruppo di supporto, i Big Brother And The Holding Company, che l'accompagnarono poi nel suo capolavoro "Cheap Thrills" del 1968, da cui sono state ripescate la più affascinante e inquietante cover mai realizzata, "Summertime" di Gershiwn, più una già edita versione live di "Ball And Chain" e "Piece of My Heart", scritta dalla sorella di Aretha Franklin, Carole. Ci sono anche i brani dal sottovalutato "I Got Dem Ol' Kosmic Blues Again Mama" del 1969, con i Kosmic Blues. Il brano dal nome della band, la splendida voce & chitarra "Little Girl Blues" e la versione live inedita della cover dei Bee Gees "To Love Somebody".
Fa da padrone "Pearl" del 1971, con il grido di "Cry Baby", la malinconica "A Woman Left Lonely", il country-rock trascinante di "Me And Bobby McGee" e "Get It While You Can". Janis Joplin rovesciava nelle canzoni tutte le sue emozioni: rabbia, paura, inquietudine. Si lamentava, gioiva, si arrabbiava. Vale proprio la pena ascoltarla ancora, mentre si emoziona.
(28/10/2006)