Vert

Small Pieces Loosely Joined

2003 (Sonig / Wide)
elettronica

Vert è il progetto di Adam Butler, compositore inglese di musica elettronica trasferitosi in Germania, a Colonia, dove dal 1996 è entrato a far parte della scuderia Sonig (l'etichetta di Dusseldorf di proprietà del duo Andy Toma-Jan St. Werner). Il suo sound algido e cerebrale si può collocare al crocevia tra le partiture sintetiche degli Autechre, il romanticismo glitch di Christian Fennesz e il post-techno futurista dei Mouse on Mars.

Dopo l'ottimo "Nine Types Of Ambiguity" (2001), la sigla Vert torna in questo "Small Pieces Loosely Joined", per un nuovo saggio di architettura digitale sorretta da una accurata gestione degli elementi ritmici e da un intrico di sottili dissonanze e delicate melodie affogate in lunghe dilatazioni "liquide". A dettar legge è quasi sempre il piano, capace di trasmettere un senso di maggior umanità, grazie anche alle sue sottili sfumature esotiche. Un piano mai convenzionale, comunque, e suonato sempre in modo spigoloso e straniante.

L'iniziale "Pattern Matching" rivela un'esile cartilagine armonica, attorniata da un nugolo di rumori. I fuzz di "I Always Lie" nascondono un'anima quasi jazzy . "Everything From Shell" innesta nuove interferenze rumorose (il vetro dei bicchieri, le bacchette di legno), mentre "The Ten Thousand Thing" è la confezione "sintetica" di una festosa serenata (con tanto di campane) e la fisarmonica di "251" trasporta in un fumoso club parigino.
Meno seriosa delle altre tracce, "Octatone Rag" è un divertissement che mescola spezie orientali a sprazzi funk, alternandoli con ripetuti "inserti" glitch. Sono i momenti più esuberanti del disco, insieme a quelli offerti dai vivaci rintocchi di "Everything From Shells". Le due piece per piano di "Always Both" e "Against The Diagram Makers" indulgono, invece, in atmosfere più sobriamente austere e sperimentali.

La conclusione del disco è affidata ai 35 minuti di "Turn Right And Straight On Til Morning", che suona come un omaggio di Butler alle imprese più audaci di Steve Reich e LaMonte Young. Dopo sei minuti di sortite pianistiche inframezzate da rumori e pulsazioni ipnotiche, la traccia si "spezza" improvvisamente, affidandosi unicamente alle tastiere mandate in loop. Un finale sconcertante che affascina e disturba al contempo.

"Small Pieces Loosely Joined" è un disco forse non pienamente riuscito e di certo a volte un po' troppo pretenzioso, ma il talento di Butler risplende luminoso in più occasioni, confermandolo uno dei paladini del nuovo corso elettronico europeo.

30/03/2006

Tracklist

1 Pattern Matching
2 I Always Lie
3 Everything From Shells
4 The Ten Thousand Things
5 251
6 Ocatone Rag
7 Always Both
8 Sprung
9 Against The Diagram Makers
10 Turn Right And Straight On Til Morning

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