Cam Butler

Go Slow

2005 (Broken Horse)
post-rock

E' una bella esperienza d'ascolto "Go Slow" di Cam Butler, in sei lunghe composizioni da etichettare come post-rock, così, giusto per dare un'idea e rovinar(vi)ci l'ascolto.
Protagonista del disco è un soffuso e soave frastuono chitarristico che si snoda in progressioni letargiche che avanzano senza mai esplodere, dipingendo avvolgenti bagliori psichedelici. Un raggio argenteo sorretto da sovrastrutture orchestrali per niente ridondanti, ben calibrate e ideate in modo da rivitalizzare il suono quando la reiterazione forzata dei pattern chitarristici crea una traslazione delle percezioni uditive, trasformando il suono in puro segno, svuotato da un qualsivoglia significato.

Quando poi è una schiera di violini a menare in prima persona le danze, il risultato è ancor più suggestivo, come negli epici quasi 6 minuti di "Today Troubles Seem Far Away". .
Landscape morriconiani in "Shenandoah", con incedere marziale di batteria a dare senso compiuto al suono, poi arricchito da un gustoso e leggermente dissonante intreccio melodico.
Le ritmiche sono quasi sempre compassate, e ciò contribuisce a rafforzare una sensazione di straniamento, come di musica composta per accompagnare miraggi desertici; ne dà conferma "Go Slow", che avanza lenta e sinuosa, sempre sul punto deflagrare, ma costantemente a ripiegare su se stessa. Unico pezzo a rompere questo virtuoso infiacchimento psichedelico è proprio l'iniziale "Brothers & Sisters", appena più ritmata, che viaggia sull'alternarsi di spasmi orchestrali che appaiono sovrastando all'improvviso un'andatura elettrica già discretamente sostenuta.

Nonostante la lunghezza delle composizioni, il disco si lascia ascoltare con piacere, perché punta decisamente sulle melodie, e anche il minimalismo di "Broken City" non è per niente estenuante, mai freddo o fine a se stesso, ma sempre comodamente fruibile; il capolavoro dell'album si trova però alla fine, la bellissima "So Long Friend", con i violini a dipingere uno scenario di pura poesia primaverile. Bel disco, ma mezzo voto in meno per la copertina, discretamente orrenda, che fa pensare a musica di tutt'altro genere e foggia qualitativa.

Tracklist

  1. Brothers & Sisters
  2. Go Slow
  3. Today Troubles Seem far Away
  4. Broken City
  5. Shenandoah
  6. So Long Friend

Cam Butler sul web