A lungo confusi per nuove promesse dell'avant-prog, i finlandesi Alamaailman Vasarat si rivelano con il loro terzo album per l'ennesimo gruppo fintoalternativo-ska che in effetti sono. Musica robusta e ballabilissima che rispolvera temi klezmer (ma i finlandesi un loro folk non ce l'avranno?) e li condisce di archi e ottoni ottenendo una bandistica salsa zum-pa zum-pa di consolidata efficacia ma di gusto dubbio. Con quella spolverata di jazz in più per darsi un tono e un vigore a tratti quasi metal, che vorrebbe aumentare l'eclettismo ma finisce per trasformare il tutto in un pasticcio grezzo, pacchiano e neppure così originale. Vorrebbero assomigliare ai Secret Chiefs 3 ma finiscono per sembrare una versione più tamarra di Goran Bregovic, pericolosamente simili ai peggio Estradasphere. Aridatece gli Höyry-kone!
(21/04/07)
21/04/2007