Due i titoli incandescenti dei DT’S pubblicati da poco dalla Get Hip Recordings. Il primo è "Nice 'n' Ruff, Hard Soul Hits Vol. 1", già uscito di recente per la Estrus, come il loro debutto "Hard Fixed". Non a caso, perché i DT’S sono la formazione/creazione più recente in cui è impegnato il chitarrista Dave Crider, boss da sempre della grande Estrus Records di Bellingham (WA), ex-leader di band come i Watts e i seminali Mono Men, che negli anni 90 ha siglato alcune tra le pagine più crude e selvagge del punk-garage americano.
Crider lavora ai DT’S già da qualche anno. Sua compagna di viaggio in quest’avventura la sua vecchia amica d’esordi e bagordi Diana Young-Blanchard, grande ammiratrice ed esegeta dell’indimenticabile e indimenticata Janis Joplin. E i DT’S, in effetti, mettono a fuoco in "Nice ‘n’ Ruff" una sorta di versione punk-garage dei Big Brother & Holding Company della Joplin. Una miscela calda, viscerale e fulminante di r&b d’estrazione sixties-hippie e rock stradaiolo che di quello ha perso le originarie fattezze naif meravigliose, a favore di un sound iper-elettrico urbano e saturo. E’ quasi imbarazzante come Diana Young-Blanchard ricordi nelle sue performance lo stile isterico, stridulo e urgente della famosa lead-singer texana, anche se non ne raggiunge l’intensità sconvolgente.
Coadiuvata dal chitarrismo fradicio di elettricità cattiva di Crider e da una serrata sezione ritmica (Phil Carter alla batteria e Scott Greene bass & sax), ma anche dalla trumpet di Dave Weldon e i keyboard di Patti Bell, i DT'S infilano in "Hard Soul Hits Vol.1" dieci cover, che abbracciano la tradizione soul/r&b/rock dei 60-70: si va dalle sanguigne stax-roots di Wilson Pickett in "Ninety Nine & A Half (Won’t Do)", "Booker & Mg.s" di The Hunter e Big Bird al soul-rock meno conosciuto di Willie Williamson ("Crazy ‘bout You Baby") e Sykes ("Driving Wheel"), giungendo sul versante rock a versioni al fulmicotone di "Pagan Baby" dei Creedence Clearwater Revival di John Fogerty, "What’s Next To The Moon" degli AC/DC, "Don’t Slander Me" del "maestro" acido Rocky Erickson, e non poteva mancare una cover di Janis, una straordinaria "Move Over".
E’ tutto molto aggressivo e diretto, senza fronzoli, merito anche della produzione tecnica di un rude maestro della consolle, il veterano Jack Endino.
Immutate in "Filthy Habits" la line-up dei DT’S di "Nice 'n' Ruff" e anche la supervisione tecnica di Endino. La grossa novità è che i 10 brani contenuti stavolta sono tutti di loro pugno. La statura interpretativa è decisamente cresciuta e maturata e il livello compositivo è ottimo.
Davvero inutile citare un brano piuttosto che un altro dei dieci contenuti, perché tutto questo lavoro è carico di un feeling talmente elettrizzante da connotarsi come uno dei lavori più eccitanti e micidiali in assoluto dell’attuale scena garage internazionale, a conferma dell’estrema bontà della formula adottata dai DT’S.
In "Filthy Habits" si passa da spietati assalti alla baionetta punk/r&b a luciferini e torbidi mood rallentati: si integrano perfettamente, ottimizzando un giusto e sano equilibrio tra soul e hard di cui non so quale altra band oggi sia capace con un tasso emotivo ed esplosivo così alto.
Un must, un disco che riesce nell’ardua prova di conciliare passato e presente, e che non lascia prigionieri vivi.
26/03/2008
Nice 'n' Ruff, Hard Soul Hits Vol. 1
1. Crazy 'Bout You Baby
2. Ninety-Nine and a Half (Won't Do)
3. Price of Love
4. Hunter
5. Pagan Baby
6. What's Next to the Moon
7. Big Bird
8. Driving Wheel
9. Move Over
10. Don't Slander Me
Filthy Habits
1. April Holeso
2. Mystified
3. Freedom
4. Crowfinger
5. Turn Loose
6. Red Eye
7. Sweet Words
8. Star Time
9. Sugar Pie
10. Lights Out