Erassa Contintas

Peel/Ǿ

2007 (autoprodotto)
noise-pop

Nella buca della posta, questa volta, trovo il promo di questa band modenese dal nome improbabile: Erassa Contintas. Nati nel 2005, si dedicano immediatamente ad un mix di new-wave, indie-noise, pop, electro e, proprio perché non si dica che sono degli avari, anche un bel po’ di metal che, diciamocela tutta, non fa mai male.

“Peel/Ǿ”, questo il nome dell’oggettino (un Ep di appena 13 minuti), si prende, quindi, la briga di presentarci una band eclettica e decisa a calare asso su asso, sperando nel colpo decisivo, nella zampata vincente. Sinceramente, l’ascolto non dispiace, anzi. Tuttavia, la fisionomia della band non sembra ancora del tutto definita, mostrando qualche crepa in fase di scrittura e di arrangiamenti.

“Camel Disease” si regge su di una linea insistita e pulsante di basso, mentre la chitarra gioca con fendenti rumoristi e la voce s’inalbera in un ritornello davvero coinvolgente e catchy. Peccato solo che i sette minuti e ventotto di durata siano sinceramente un po’ troppi per un brano che ben si presterebbe per passaggi radiofonici (evidentemente, chissà, c’era l’esigenza di allungare un po’ il brodo…). Il tiro indie di “Pompadour Grass Green” è macchiato da inserti percussivi che sembrano uscire da una di quelle tastierine con cui si giocava da ragazzi. Davvero fuori luogo.

Con “Monument Meladele”, invece, le cose si complicano, facendosi più interessanti: l’electro-pop vira in direzione più rock, poi si fa heavy, i cambi di tempo diventano “progressivi”, le digressioni strumentali portano altrove.

Confuso, acerbo, tutto quello che si vuole. Eppure, se solo riuscissero a mettere un po’ d’ordine, a razionalizzare questa baldoria sonora, nessuno gli negherebbe un po’ di visibilità. Così, per il momento, siamo costretti ad usare le maniere forti...

12/05/2007

Tracklist

1. Camel Disease
2. Pompadour Grass Green
3. Monument Melade

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