Magic Bullets è un nome che contrassegna l’ennesimo, classico progetto di amarcord-rock dove i riferimenti ai nomi illustri del post-punk si sprecano (primi Talking Heads, primi Echo & The Bunnymen, primi Feelies etc). La cosa nasce all’inizio del decennio, grazie all’incontro tra le due menti del complesso: Phillip Benson, voce, e Corey Cunningham, chitarra. I due compongono le canzoni, approntano gli arrangiamenti (nel più ortodosso degli stili college-pop), radunano a loro volta una band (con base a San Francisco), girano in tour, mettono insieme l’album di debutto, e prendono contatti con la Words On Music per la sua produzione.
"Lay Low", molto significativamente, è suono Strokes-light (quasi pastorale), sia nell’andatura ritmica che nei toni pastellati della tastiera, mentre a "The Tender Throes" basta la scarna idea di un riff a due (chitarra surf e basso statico, decorazioni della tastiera), per l’intera durata del brano. "Circumstances" è un sofficissimo jingle-jangle d’accompagnamento atmosferico, mentre "Heatstroke" è un twee pop retrò alla Apples In Stereo (ma retrodatato fino ai soliti Echo & The Bunnymen). L’atmosfera da serenata, il battito di tamburello e gli accordi placidi (ma semi-distorti) di "Who Spent Nights" sono perfetti ingredienti di melassa wave.
L’unica canzone che richiami un minimo di complessità è "New Kicks": arpeggio di tastiera soffusa, contrappunto di chitarra (parimenti soffusa), chorus quasi etereo (anche se ricondotto banalmente a registri da musica leggera). "Yesterday's Seen Better Days" apre con un fraseggio di chitarra gioiosa (e batteria giocosa), con tono di voce alla Byrne, fino a un ritornello corale con progressione dinamico-armonica a ricordare i Clap Your Hands Say Yeah! (di nuovo in veste jingle-jangle).
Scaduto, annacquato revival pop-wave. Ha un po’ di movimenti snelli, soprattutto nei contorni chitarristici di Cunningham (ma i fraseggi synthedelici del migliore Johnny Marr rimangono un sogno), e tonnellate di svergognato qualunquismo che lo fanno vieppiù avvicinare allo status di opera minore d’un Julian Cope qualsiasi, al massimo a diligente sottofondo.
La Words On Music, ormai da più di un lustro, convince pochino. Il primo Cunningham ha suonato (con altri degli stessi Magic Bullets) nel progetto Cosmos, con i primi Lorna, nel 2001.
22/10/2007