Paul Handyside

Future's Dream

2007 (Malady Music)
songwriting

Fondatore degli Hurrah! (autori, verso la fine degli anni Ottanta, di un discreto guitar-pop) e dei Bronze (con cui, recentemente, è andato miscelando gospel, Neil Young ed echi di West Coast), Paul Handyside debutta in solitaria con “Future’s Dream”, un disco di ballate pop-country-folk dominate dal tono austero e sovente epico della sua voce.

Dodici brani, un unico centro gravitazionale, dunque. Intorno, sapori ed umori che dicono di un songwriting coinvolgente, anche se non tutto gira sempre alla perfezione, bisogna ammetterlo. Tuttavia, quando le cose vanno per il meglio (si vedano la giostra di sensazioni finalmente liberate di “Darkest Night”, l’intimità sorniona di “Let The Lights Go Down” – impreziosita dalla delicatissima voce di Maria Yuriko -, la ballata pianistica, che sboccia improvvisa e corale, della title track, la beata indolenza della nostalgia in “Whisper In Your Mind”, dentro aurore di tastiere sognanti e, ancora, quella “Everybody Lies” che plana tra Beatles e Neil "cavallo pazzo") il “sogno del futuro” di Paul assume definitivamente i connotati di un intensissimo diario privato, cui appena appena ci è concesso accedere.

Per tutto il resto (l’inno alla bellezza che, nascosta e pudica, ci circonda di “Beautiful Thing”, le delicatezze acustiche di “The Slow Road”, l’afflato religioso di “Midwinter’s Feast” o l’inno vagamente scozzese di “River Of Song”), basta sapersi accontentare, senza lasciare che le nostre pretese prendano il sopravvento.

Alla fine, tirate le somme, tra alti e bassi, "Future's Dream" non può che andare a rinfoltire il già ampio gruppo di opere "apprezzabili ma senza colpo ferire" di questo 2007.

16/10/2007

Tracklist

1. Beautiful Thing
2. Darkest Night
3. Let The Lights Go Down
4. Future's Dream
5. Whisper In Your Mind
6. The Slow Road
7. Midwinter0s Feast
8. Everybody Lies
9. Thy Will Be Done
10. River Of Song
11. Forever Ending
12. Peace In Our Time

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