Waltari

Release Date

2007 (Dockyard1 / Edel)
progressive-metal

La musica dei Waltari è sempre stata qualcosa di sorprendente, nel bene come nel male: da quindici anni riescono a esportare un prodotto tanto variegato quanto efficace, mescolando metal estremo, elettronica, punk-rock, strabordante funk e melodie di rapidissima fruizione; la loro grande rovina è sempre stata il cocciuto opporsi a qualsiasi schematica classificazione stilistica.
Il loro genio perverso ha partorito opere di assoluto valore come "So Fine" (1994), "Big Bang" (1995) e "Space Avenue" (1997), perle di un crossover definitivo tutt’altro che vagheggiato, ma ben concreto e pesante come una montagna; ma la tendenza ad alleggerire il sound, forse spinta dalla frustrante impossibilità di uscire dai confini della loro nativa Finlanda, aveva allontanato tale spessore dalle loro ultime opere. Ecco perché un album come "Release Date" è non soltanto una piacevolissima sorpresa, ma un vero e proprio ritorno alla qualità.

Per accorgersene basta far partire il primo brano: il riff di "Get Stamped" è potentissimo, nitido e vorticoso, appoggiato da un costante pulsare sintetico quasi industrial, sicuramente ballabile; la melodia è immediata e specialissima, e sull’intreccio di chitarre elettriche si intessono fraseggi orientaleggianti di stereotipata ma sapiente fattura. Ancora migliore è il secondo brano, "The Big Sleep", che si potrebbe a tutto diritto definire una delle gemme dell’intero repertorio; qui muoviamo passi incerti in un’oscura regione sospesa fra dark-wave e power-metal, incalzati da un martellante utilizzo del doppio pedale. L’atmosfera continua a essere plumbea per buona parte dell’album, anche grazie a un costante tappeto di synth, tuttavia mai invasivo; la suite "Cityshamaani" è, come si evince anche da un rapido sguardo alla tracklist, il nucleo fisico dell’album, ma anche il momento in cui le debolezze degli ultimi Waltari vengono maggiormente alla luce (particolarmente inadeguata l’idiozia di "Good Morning").

Le parti migliori, curiosamente, sono le più lunghe, e specialmente le due finali: la ripetitiva e irresistibile "The Incarnation Party" è al confine con territori Ebm e potrebbe fare rizzare i capelli a molti fan del genere, abbinando slap bass, furiosi power chord e una base martellante che vede insieme percussioni elettroniche e batteria vera. "Sympathy", invece, è una vera e propria suite nella suite, con divagazioni romantico-liturgiche reminescenti di Pink Floyd e King Crimson alternate a un ritornello epico e ventoso che, interpretazione vocale a parte, potrebbe appartenere ai Paradise Lost di "Draconian Times". Il finale di questo capolavoro è affidato a una sgangherata e ipnotica sonata per pianoforte che sembra non finire più, mescolando insieme in maniera entropica arpeggi che sembrano voler uscire fuori dallo spartito.

Da qui in poi il disco si ripiega un po’ su sé stesso, ma restando, cosa rara per gli ultimi lavori della band, su livelli di qualità più che dignitosi: "Hype" è, ad esempio, la loro personalissima versione heavy del Madchester sound, con tanto di organetto gospel e canto black-metal. Menzione speciale va anche al divertentissimo singolo "Wish I Could Heal", all’insegna di un funk-metal meno serio e derivativo di quanto pretenderebbe di essere, con alternanza di growl e vocoder e ben due diversi refrain. Da evitare la bonus track "Spokebone", sospesa fra suggestioni etniche, dance e un riff piuttosto grossolano.

Nel suo insieme, "Release Date" è una fresca boccata d’aria per la carriera agonizzante dei Waltari, un disco ricco di ottimi spunti, magari non tutti sviluppati fino al migliore compimento, ma del resto questa è sempre stata una caratteristica di questo gruppo, sicuramente da riscoprire; e se i Waltari terranno duro ancora un paio d’anni e continueranno a fare album solidi come questo, prima o poi qualche autorevole riflettore si poserà finalmente su di loro e sulla loro carriera, assegnando loro quel posto che meritano nella storia del rock "duro".

24/06/2007

Tracklist

1. Get Stamped
2. The Big Sleep
3. Let´s Puke Together
4. Cityshamaani:
a. Night Flight;
b. Good Morning;
c. Colgate Country Showdown
d. The Incarnation Party
e. Sympathy
5. Hype
6. THD
7. Sex In The Biergarten
8. Wish I Could Heal
9. (bonus track) Spokebone

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