John Brooks (Georges Vert, King of Woolworths) appartiene alla succulenta combriccola di visonari elettronici capeggiata da Julian House (The Focus Group), fondatore dell’etichetta Ghost Box, assieme a Jim Jupp (Belbury Poly). Questo bizzarro programmatore/musicista inglese, sotto la sigla Advisory Circle, attua una vera e propria panoramica analogica/sintetica dell’universo televisivo britannico dei Settanta/Ottanta, andando a pescare partiture in nostalgia Telefunken, campionamenti di annunci di varietà, telefilm per bambini (e altre amenità del passato), coagulando il tutto con una sensibilità scenica fuori dall’ordinario.
Prende forma così un disco dannatamente insolito, legato sia alle deframmentazioni glitch di inizio millennio, sia a certe pulsazioni retrò in odore Add N to (X). Impulsi plasticosi scaraventati in una festa di famiglia (“Celebrate Michaelmas NOW!”), malinconiche istantanee pregne di mistero, tese ora a un disorientamento umano ("Fire, Damp & Air"), ora a una perdizione più robotica ("Erosion Of Time"), modellano la prima metà dell'opera.
La genialità di Brooks percorre sentieri amorfi, parimenti schizoidi e ragionati. Ogni traccia è un canale televisivo a sé stante. L’orrorifica “Eyes Which Are Swelling”, la fluidità briosa di “Hocusing For Beginners”, l’enfasi cosmica di “Farmland, Freeland”, confermano questa stramba necessità. Le pile del telecomando si scaricano definitivamente sotto i morbidi tasti di “The Old Schoolhouse”, dove un piano lacrimante pone fine allo show dei ricordi.
Impossibile cambiare canale.
16/01/2009