Tremendo questo disco dei Birds Of Maya, e dispiace dirlo perché Holy Mountain è usualmente foriera di prodotti non meno che discreti. “Vol. 1” consta di sette canzoni sette, indecise tra lo-fi garage e hard-rock. Un impasto davvero mal riuscito che si trascina senza scopo alcuno, tra assoli chitarristici d’altri tempi e ritmiche pestone e monotone (nel senso peggiore dei termini).
Pare di sentire un Hendrix anemico o delle registrazioni malandate dei Cream. La “produzione” in bassa fedeltà, poi, rende il tutto tremendamente surreale, coprendo con “maestria assoluta” le singole componenti dell’impasto.
I pezzi durano dai tre ai sette minuti e, onestamente, sono un supplizio insopportabile. Zero fantasia, suoni assolutamente piatti, tedio a carrettate. Insomma state alla larga da questo pasticcio.
Ah, un attimo, dimenticavo. Nella presentazione si legge: “It's been said that Volume One is possibly the best rock release to come out of Philadelphia ever”. Chi l’ha detto, o è sordo o è ironico o si è bevuto il cervello.
10/02/2008